Arrestato Zindato, il boss che cercava appalti a L'Aquila

06 Novembre 2010   18:38  

La polizia ha arrestato a Reggio Calabria il boss Francesco Zindato, capo dell'omonima cosca della 'ndrangheta che si era attivata per accaparrarsi gli appalti per gli interventi in Abruzzo dopo il terremoto.

Zindato era latitante dal 29 ottobre scorso, giorno in cui era sfuggito all'arresto nell'ambito dell'operazione che aveva portato alla cattura di 33 affiliati alla 'ndrangheta, accusati di avere gestito un giro di estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti.

L'arresto è stato eseguito dalla squadra Mobile di Reggio Calabria con la collaborazione dell'Aisi (l'ex Sisde).

Zindato, la cui cosca e' collegata a quella dei Libri, era l'unica delle 34 persone destinatarie delle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse su richiesta della Dda di Reggio Calabria accusata, oltre che di estorsione, di omicidio.

Secondo quanto è emerso dall'indagine, il boss sarebbe infatti il responsabile dell'assassinio di Giuseppe Lauteta, di 30 anni, ucciso a Reggio Calabria l'11 gennaio 2006.

L'omicidio contestato a Zindato avrebbe avuto un movente passionale: la vittima, infatti, aveva una relazione con una donna legata sentimentalmente anche a lui.


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