Arresto Faggiano: a Napoli si indaga sul giro delle mazzette

22 Luglio 2011   13:54  

Ultimi sviluppi dell'inchiesta napoletana che ha portato all'arresto dell'avvocato Giovanni Faggiano, ex amministratore delegato della Enerambiente e della Team spa di Teramo fino al luglio 2010. Faggiano è uscito dalla Team esattamente un anno fa, rimosso all'improvviso e sostituito in prima persona dall'imprenditore veneto Stefano Gavioli dopo essere stato per meno di un anno l'ad della società mista del Comune che si occupa dei rifiuti.

Tangenti su 100 conti correnti. Soldi in nero con il trucco del forfait

''Ventimila euro al mese di tangente dalla cooperativa Davideco all’avvocato Giovanni Faggiano, amministratore delegato di Enerambiente. Dove finivano tutti questi soldi?

Per accertarlo gli uomini della Guardia di Finanza comandati dal colonnello Nicola Altiero stanno setacciando un centinaio di conti corrente di privati e società che fanno capo a quindici tra dirigenti e funzionari Asia e uomini politici.

La Digos guidata dal primo dirigente Filippo Bonfiglio, sta verificando, invece, le dichiarazioni di Salvatore Fiorito e Girolamo Scutieri.

L’inchiesta, dopo l’arresto di ieri di Corrado Cigliano, direttore operativo di Enerambiente e dello stesso Faggiano (che ieri nel corso dell’interrogatorio di garanzia, difeso dall’avvocato Stefano Montone, ha respinto ogni addebbito) , va avanti e mira a svelare la rete di complicità che ha permesso al perverso meccanismo di tangenti e fatture gonfiate di andare avanti per anni.

A fronte di un corrispettivo mensile contrattualizzato di 148 mila euro Enerambiente avrebbe versato alla Davideco fino a 260 mila euro con il sistema del forfait, cioè senza alcuna pezza di appoggio, permettendo la creazione di un «tesoretto» al quale attingere per le tangenti.

Le indagini coordinate dai Pm Danilo De Simone, Paolo Sirleo, Ida Teresi, Maria Sepe, Giuseppe Noviello, Luigi Santulli e Gianni Melillo, sembrano destinate, dunque, a nuovi e importanti sviluppi che potrebbero coinvolgere il mondo politico. Ad aprile, proprio per le vicende collegate a Enerambiente, aveva già ricevuto un avviso di garanzia l’ex presidente della partecipata del Comune di Napoli, Pasquale Losa.

E il nome del politico torna nell’ordinanza firmata mercoledì dal Gip Isabella Iaselli. Nel corso dell’incidente probatorio seguito al suo arresto, Fiorito aveva raccontato che nel 2007 nel corso di un incontro Faggiano gli avrebbe detto «che era necessario versare delle somme a Enerambiente perché la società, nella persona del Gavioli, doveva pagare tangenti richieste dal presidente di Asia, Losa e dal direttore tecnico Fernando Coppola»

( fonte: Il mattino di Napoli)

Le accuse

Due misure cautelari, una in carcere e una ai domiciliari, e una serie di perquisizioni in tutta Italia: sono le attività che la Digos di Napoli e la Gdf, su disposizione della procura della repubblica del capoluogo partenopeo, hanno eseguito nell’ambito di una inchiesta su presunte irregolarità nelle gare di appalto bandite negli scorsi anni dall’Asia, l’azienda speciale di igiene urbana del Comune di Napoli. Le indagini sono cominciate nello scorso autunno, dopo la devastazione di una cinquantina di automezzi della società Enerambiente – titolare di un appalto per la raccolta dei rifiuti a Napoli proprio dell’Asia – da parte di esponenti delle cooperative sociali. Da queste indagini, secondo quanto si è appreso, sarebbero emerse irregolarità in alcuni appalti a suo tempo banditi dall’Asia. Le persone arrestate sono Giovanni Faggiano, ex amministratore delegato di Enerambiente Spa, e Corrado Cigliano, ex direttore operativo della stessa società; a quest’ultimo il gip, Isabella Iaselli, ha concesso il beneficio dei domiciliari. Le accuse nei loro confronti sono di estorsione e corruzione. In particolare i due – secondo gli inquirenti – avrebbero costretto i responsabili di altre ditte attive nel settore dei rifiuti a versare loro somme di denaro in cambio di subappalti. Parte del denaro, secondo gli investigatori, veniva poi girato a funzionari dell’Asia, la società partecipata dal Comune di Napoli che cura l’igiene urbana della città.


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