Arresto di Roselli: Ecco come funzionava il ''Sistema Spoltore''

27 Luglio 2011   14:04  

Un'indagine che ha portato ad emersione una condizione strutturale di deviazione nella formazione della volontà di tale ente locale, in quanto le deliberazioni formalmente assunte dagli organi assembleari sono state programmate e precostituite nell'ambito di un consesso, dal quale risoltano del tutto estranei i caratteri della partecipazione democratica e della trasparenza, che ha preceduto e di fatto sostituito quelli dove tali decisioni avrebbero dovuto correttamente formarsi". In questo passaggio dell'ordinanza del Gip Sarandrea l'essenza di quello che é stato già ribattezzato "Sistema Spoltore".

In parole povere Prg, speculazioni edilizie, ma anche gestione rifiuti, affissione manifesti e riscossione multe, venivano, secondo l'impianto accusatorio del Pm Varone, in qualche modo governati da un ristretto sodalizio,  tanto da far prefigurare anche il reato associativo.

"La Cabina di regia", così come definita dagli stessi interessati, aveva lo scopo di condizionare le scelte della giunta e del Consiglio Comunale, piegandole ai propri interessi. Tra i filoni d'inchiesta l'affare più grosso sembra essere quello relativo alla realizzazione del progetto "Le due Torri" su un terreno a ridosso del fiume Pescara.

I vincoli, però, vennero superati grazie anche, secondo l'accusa, alle pressioni che Marino Roselli, in qualità di presidente del Consiglio Regionale, esercitò sul responsabile dell'ufficio autorità di bacino D'Eramo, per fargli certificare il falso. Una piccola manovra per la quale Roselli avrebbe ricevuto dagli imprenditori Carletti e Zampacorta incarichi professionali per 150 mila euro, poco importa se Le Due Torri, andavano a sorgere ad una distanza minima di 10 metri, invece che 25 come da legge, dalla fascia di protezione, facendo risultare non esondabile un'area in realtà esondabile. C'é poi la parte relativa al Prg e la relativa nomina dei tecnici, uomini di fiducia, anche se uno di questi, l'architetto Colangelo, é ritenuto pericoloso, viste le sue passate denunce contro il sistema Montesilvano, alla fine Colangelo, tra l'altro relatore dell'ultimo Prg di Spoltore, anno 1991, viene comunque nominato, ma parteciperà solo a due riunioni.

Altri filoni l'accordo di programma per ampliare il cimitero, la riscossione delle multe e la proroga dell'appalto dei riufiuti, qui oltre al sindaco Ranghelli ruolo centrale per Luciano Vernamonte, vice presidente di Ecologica Srl. E' lui a dettare le condizioni su come va governato il settore, cercando di baipassare il lavoro dell'ufficio tecnico. Tanta carne al fuoco per un'inchiesta che riserverà altre sorprese, intanto domani mattina a partire dalle 10.30 Roselli,Ranghelli e Vernamonte sfileranno in tribunale per gli interrogatori di garanzia.


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