Arssa, la Stati (Fli) presenta emendamento contro la soppressione

15 Luglio 2011   16:12  

Il consigliere regionale di FLI, Daniela Stati, ha presentato questa mattina un emendamento al disegno di legge della giunta regionale sulla "Razionalizzazione e rideterminazione dei servizi di sviluppo agricolo", che prevede la soppressione dell'ARSSA.

"Volevo presentarne 100.000, ma ho pensato che potesse essere inteso come una volonta' ostruzionistica, cosa che non e', dal momento che voglio anche io una nuova gestione ed un nuovo funzionamento degli Enti, ma senza punire i territori - ha detto la Stati - Per cui ho presentato un solo emendamento, che mira all'abrogazione dell'intero disegno di legge per una serie di motivi. Il primo e' quello che gia' le organizzazione sindacali hanno evidenziato e criticato circa la mancanza di confronto e concertazione nella stesura del provvedimento. Andava fatto tutto un ragionamento per migliorare le funzioni, magari inserendo nel discorso la valorizzazione anche del Crab: non si puo' agire d'imperio con la scusa che bisogna razionalizzare.

L'altro motivo e' ancora piu' grave, perche' viziato da una sottile e quanto mai inopportuna volonta' di togliere alla Marsica e in primis ad Avezzano qualsiasi ruolo strategico regionale. Abbiamo un solo Ente regionale in Marsica e credo che sia piu' giusto potenziarlo e dotarlo di nuove funzioni, anziche' sopprimerlo. Come dire 'addio vecchio Ente Fucino', non servi piu' - continua il Consigliere di FLI - Sulla tanto pubblicizzata riduzione dei costi si crea un polverone senza senso, in quanto si potrebbero mettere in atto altre azioni e garantire al contempo gli stessi obiettivi, che sono comuni a tutte le forze politiche, cioe' la razionalizzazione e la maggiore attenzione verso gli sprechi. Si potrebbero ad esempio accentrare le strutture apicali con annesse funzioni alla Direzione regionale agricoltura e fare una valutazione piu' attenta sui loro ruoli e compiti.

Di sicuro, pero', mi sembra troppo per la citta' di Avezzano e per la Marsica la chiusura di un Ente che ha segnato la storia e la vita dei cittadini. Si tratta di una scelta politica che annienta e colpisce decenni di rivendicazioni e di lotte. E lo ripeto ancora una volta, questo senza aver avuto la minima possibilita' di concertare insieme le possibili soluzioni e alternative.

E i lavoratori? - rileva infine la Stati - Si e' pensato a cosa faranno, dove andranno, o basta solo scrivere nella proposta di legge che conserveranno la posizione giuridica, economica e previdenziale per tenerli al riparo da ansie e preoccupazioni per il loro presente e futuro? Non e' che tutto questo tormentone ha come obiettivo solo quello di esautorare cio' che rimane della governance del centro Abruzzo e portare le decisioni e strategie sul lungomare pescarese?".


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