Arta, 43 tecnici senza lavoro dal primo gennaio

08 Gennaio 2010   09:46  

"Il Ministro Brunetta vuole modificare l’art. 1 della Costituzione, sopprimendo il principio secondo il quale l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Siccome il lavoro non c’è , è meglio toglierlo come principio fondante della Costituzione!" È quanto scrive Lelio De Santis, responsabile Enti Locali dell'Italia dei Valori.

"In Regione - aggiunge - si sta dando subito seguito a questo intendimento…La vicenda dei 43 tecnici dell’A.R.T.A. , che dal 1° di Gennaio sono rimasti senza lavoro, è emblematica di un’insensibilità ormai diffusa rispetto a quello che dovrebbe essere il problema prioritario in una società civile.

I 43 tecnici – ingegneri, periti chimici, esperti ambientali,- da otto anni assicurano con contratti a termine importanti attività ed indispensabili controlli in materia di smaltimento di rifiuti, di macerie, di siti contaminati, di inquinamento delle acque: compiti che sono ancora più necessari per monitorare e salvaguardare il territorio oggi nella fase della ricostruzione.

Trattandosi di lavoratori che svolgono compiti essenziali e non chiedono un posto…ritengo urgente che il Commissario dell’Ente e l’Assessore Regionale all’Ambiente,Stati, facciano gli atti necessari perché siano rinnovati i contratti delle 43 unità , in attesa di espletare le prove concorsuali per l’assunzione del personale previsto in pianta organica.

Sorprende che di fronte a casi incresciosi come questo nè Partiti e nè Sindacati abbiano fatto sentire la loro voce a difesa di un diritto sacrosanto quale il lavoro.

L’Italia dei Valori - conclude De Santis - sta dalla parte di chi lavora e produce, di chi cerca un lavoro vero e non aspetta da Qualcuno un posto".

 


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