Assegni sociali non spettanti, la Guardia di Finanza denuncia 4 persone

23 Ottobre 2014   15:29  

 Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, a conclusione delle indagini che hanno consentito di scoprire una truffa ai danni dello Stato, ha denunciato 4 persone, per aver percepito indebitamente 71.444 euro.

L'attivita' si incardina in quella espletata su tutto il territorio nazionale e prende spunto da una prodromica analisi espletata dal Nucleo Speciale della Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma e poi sviluppata sul territorio dai Reparti operativi.

L'obiettivo e' stato quello di individuare ed accertare le persone che indebitamente riscuotessero assegni sociali, di interrompere l'illegittima erogazione ed attivare le misure cautelari per recuperare le somme riscosse senza titolo.

Al meccanismo truffaldino si e' giunti attraverso l'analisi degli elementi desunti dapprima dall'incrocio dei dati Inps con quelli del registro dell'Anagrafe degli Italiani residenti all'Estero (A.I.R.E.), e poi dai dati acquisiti dalle banche dati "Tessera sanitaria" ed anagrafe tributaria", che hanno permesso di acclarare che la tessera sanitaria non aveva un costante utilizzo e che cio' mal si conciliava con l'eta' avanzata del titolare, nonche' il rilascio del codice fiscale poco prima della richiesta del beneficio.

Nel periodo di permanenza nello Stato italiano i soggetti indagati richiedevano all'Inps competente per territorio la prevista pensione minima, aprendo contemporaneamente un conto corrente o libretto bancario/postale dove far confluire le somme indebitamente spettanti.

I controlli effettuati hanno permesso di appurare che solo "cartolarmente" i 4 beneficiari denunciati erano in possesso dei requisiti previsti dalla legge per ottenere l'assegno sociale.

Tutto sembrava in regola, con un piccolo particolare, la residenza dei soggetti in Italia non aveva il carattere della fissa dimora. Infatti, raggiunto lo scopo ed ottenuto quindi il riconoscimento dell'assegno sociale, i beneficiari rientravano nel loro paese di provenienza.

Complessivamente, ammontano a 71.444 euro le prestazioni sociali indebitamente percepite.

Le 4 persone sono state denunciate per truffa ai danni dello Stato per aver indebitamento percepito provvidenze pubbliche, contestualmente e' stata richiesta l'applicazione delle misure cautelari previste ai sensi dell'art. 640-quater, in relazione alle possidenze mobiliari ed immobiliari risultanti nella disponibilita' degli stessi, per pervenire piu' efficacemente al recupero delle somme indebitamente percepite, a garanzia del credito erariale.

E' stato, infine, interessato l'Inps per la conseguente procedura di sospensione e revoca del beneficio e recupero dell'indebito.


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