Attentato al Comune, si cerca una pista

Inquirenti al lavoro

15 Novembre 2008   12:44  

Ancora nulla trapela dagli ambienti investigativi circa l'attentato incendiario di ieri notte alla sede del Comune dell'Aquila.

Semplice atto vandalico degno della più becera inciviltà urbana o gesto intimidatorio, ancora non è chiaro alle forze dell'ordine o quantomeno alla pubblica opinione.

Da qualche parte politica tuttavia qualche azzardata ipotesi è stata avanzata. Il capogruppo del Partito democratico a palazzo Margherita si rifiuta di attribuire l'accaduto ad un qualsiasi balordo, piuttosto lo ritiene collegabile con le tensioni avute nella seduta di Consiglio comunale che discuteva dei problemi della sanità, conclusasi qualche ora prima del misfatto.

Prese di posizioni concordi sulla gravità dell'atto, non rendono tuttavia comprensibile come non solo una sede istituzionale di tale importanza, ma addirittura tutta la piazza adiacente, sia ancora del tutto sprovvista di telecamere di sicurezza. Deficit che sta complicando il lavoro degli inquirenti che, tornati agli antichi metodi, stanno raccogliendo testimonianze ed elementi utili alle indagini. La polizia scientifica ha svolto rilievi sul portone e prelevato campioni di materiali rinvenuti sul posto, come la tanica squagliata, che avrebbe dovuto contenere il carburante utilizzato per appiccare il fuoco.

Anche la politica come dicevamo ha reagito stizzita, la conferenza di capigruppo convocata d'urgenza nel primo pomeriggio di ieri ha approvando un documento esprimendo unanime ondanna, il segretario nazionale della Destra Storace ha fatto visita al sindaco in municipio portando la propria solidarietà, anche dalla presidente della Provincia Pezzopane parole di condanna dell'”inqualificabile” gesto.

(MS)


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