Aumenti ai consiglieri, polemica l´opposizione

19 Aprile 2007   13:16  
All´indomani dell´approvazione del disegno di legge che blocca l´aumento delle indennità di consiglieri ed assessori scattato per effetto di una legge nazionale, e che riporta così le indennità base dei consiglieri da 7600 a 7200 euro mensili, continua la polemica sui costi della politica. Ieri le opposizioni di centro destra si sono astenute nella votazione in commissione perché la maggioranza ha bocciato tre loro emendamenti che saranno ripresentati in fase di discussione in consiglio regionale. In particolare, hanno spiegato a nome di tutta la minoranza Fabrizio Di Stefano (An), Bruno Di Paolo (Dc per le Autonomie) e Mario Amicone, capogruppo Udc, le tre istanze riguardano la riduzione del 10% delle indennità, del numero degli assessori esterni che costano circa 200mila euro l´anno ciascuno e che per l´opposizione dovrebbero passare da sei a due, così come prevede il nuovo statuto regionale, e l´abrogazione dei vitalizi cioè le pensioni dei consiglieri. L´opposizione torna dunque a chiedere interventi strutturali e Di Paolo ha ricordato i suoi disegni di legge sul riordino degli enti strumentali fermi da due anni in commissione mentre Amicone punta l´indice sulle consulenze esterne affidate col solo criterio dell´appartenenza politica e sui costi dell´apparato burocratico messo in piedi dal governo Del Turco e di cui, ha aggiunto, il signor Quarta è l´esempio più lampante. Intervista: Mario Amicone - Capogruppo Udc Cons. Reg. Massimiliano Di Stefano

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