Aumenti vertiginosi dei canoni demaniali. I balneatori incontrano il

14 Dicembre 2007   16:21  
La costituzione di un tavolo tecnico permanente che coinvolga Regione, Provincia, Comuni, Capitaneria di Porto, balneatori e tutti i rappresentanti del settore, per affrontare e risolvere insieme i problemi della categoria. E’ la strada indicata dal Vice presidente della Regione Abruzzo e Assessore regionale al Turismo Enrico Paolini, intervenuto mercoledì pomeriggio a Pescara c/o la sede della Cna Regionale, all’incontro con i balneatori organizzato in collaborazione con la Fab (Federazione autonoma dei balneatori). All’ordine del giorno, i vertiginosi aumenti dei canoni demaniali previsti dal Governo centrale nel disegno di Legge Finanziaria 2008. Un provvedimento che riguarda i concessionari di pertinenze (strutture che i concessionari hanno a disposizione) con cifre in alcuni casi decuplicate. Invitando alla trasparenza gli operatori del settore(in modo da ristabilire il giusto livello di legittimità nel settore), la Fab chiede alla Regione una posizione ufficiale che aiuti a stabilire il giusto canone da pagare, senza creare inutili sperequazioni tra gli stessi operatori. Un intervento delicato e difficile,considerando che a livello nazionale la competenza di questi pagamenti non spetta al Turismo, ma al Ministero delle Finanze, dove le problematiche della categoria sono decisamente sconosciute. “In tal senso – ha sottolineato il Vice Presidente Enrico Paolini – stiamo già lavorando per accorpare il turismo con il demanio. Ecco perché, è necessaria l’istituzione di un tavolo tecnico dove affrontare insieme in un quadro omogeneo le problematiche del settore ed elaborare un provvedimento di legge unitario da portare con maggiore forza all’attenzione del Governo nazionale”. Una strada percorribile solo attraverso la definizione dei piani spiaggia da parte dei Comuni del litorale, esortati dal Vice presidente della Regione a presentare lo strumento entro il mese di gennaio 2008 (pena la nomina di commissari ad acta). “Solo in questo modo – conclude Paolini – saremo in grado di emettere una nuova legge in materia di demanio”.

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