"Bad Truck": Sequestrati Beni Per Oltre 5 Milioni Di Euro Per Evasione Fiscale E Riciclaggio

13 Luglio 2015   12:48  

La Guardia di Finanza di Lodi, al termine di una complessa attività di indagine, denominata “Bad Truck”, delegata dalla locale Procura della Repubblica, ha scoperto un’imponente sistema di frode fiscale e riciclaggio messo in atto da un “gruppo” societario, composto da quattro aziende lodigiane operanti nel settore dei trasporti e gestite da un’unica famiglia.

In questo gruppo, alcune aziende “fantasma” erano state create al solo fine di produrre costi fittizi a favore delle altre società del gruppo, riducendo in tal modo sensibilmente, secondo le risultanze contabili, gli utili da assoggettare a tassazione.

L’utilizzo sistematico di fatture “false” ed altri artifici contabili consentivano alle aziende, in diverse annualità, di indicare nelle dichiarazioni dei redditi costi inesistenti per circa 28 milioni di euro.

La manovra fraudolenta determinava un minore versamento di imposte per un valore di circa 8 milioni di euro, tenendo conto degli effetti riverberatisi sia sull’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) sia sulle Imposte sui redditi (IRES).

I controlli fiscali ed altre attività di polizia economica-finanziaria consentivano anche di appurare che il gruppo societario si preoccupava di ripulire le somme illecitamente accumulate grazie all’indebito risparmio fiscale, attraverso l’utilizzo di un conto corrente personale, intestato ad un soggetto legato da stretti vincoli familiari con gli amministratori delle società del “gruppo” e per il quale è stato fatto transitare denaro liquido per oltre 3 milioni di euro.

Per questo, è stata avanzata anche l’ipotesi di riciclaggio (art. 648 bis c.p.) per il soggetto che si è prestato a compiere queste operazioni, coinvolto nell’indagine unitamente ai due amministratori denunciati per reati fiscali.

Al termine delle indagini, visti gli elementi di prova raccolti, la Procura della Repubblica ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di apposito decreto di sequestro preventivo dei beni nella disponibilità degli indagati, per un valore complessivo superiore ai 5 milioni di euro.

L’esecuzione del suddetto provvedimento, finalizzato a confiscare quanto indebitamente sottratto, è avvenuta pochi giorni fa ed ha portato al sequestro non solo di somme di denaro, depositate su conti correnti e conti deposito, ma anche di nr. 8 immobili (ville, appartamenti, depositi e box) ubicati in Lodi Vecchio e Borgo San Giovanni, nr. 18 terreni sparsi nel Comune di Lodi Vecchio, nonché le quote societarie riferite a 5 diverse imprese, tutte riconducibili ai soggetti indagati.


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