Durante i controlli rafforzati della polizia, quattro giovani provenienti da Foggia sono stati trovati con strumenti professionali per il furto di veicoli, impedendo una possibile serie di colpi.
Un semplice controllo di routine si è trasformato in un intervento decisivo contro i furti d’auto a Pescara. Una pattuglia della Squadra Volante, impegnata nei servizi straordinari predisposti dal questore Carlo Solimene, ha intercettato una Opel Corsa che procedeva a velocità ridotta nelle strade tra via Bovio e le aree limitrofe, un comportamento che ha subito insospettito gli agenti guidati dal dirigente Pierpaolo Varrasso.
A bordo del veicolo sono stati identificati quattro giovani residenti a Foggia: un italiano di 18 anni e tre cittadini romeni di 20, 30 e 32 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Il loro atteggiamento, unito ai precedenti, ha spinto la polizia a effettuare una perquisizione approfondita.
All’interno dell’auto è emerso un vero e proprio kit da professionisti del crimine: decoder elettronici per centraline, strumenti per la programmazione di chiavi, telecomandi universali capaci di bloccare o sbloccare veicoli a distanza, oltre a un coltello nascosto sotto un sedile. Secondo gli investigatori, si tratta di attrezzatura tipicamente utilizzata per sottrarre auto di nuova generazione in pochi minuti, senza lasciare tracce di effrazione.
Il materiale è stato sequestrato e i quattro sono stati accompagnati in Questura per gli accertamenti. Al termine delle verifiche, la banda è stata denunciata per possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso e per ricettazione. Anche l’auto usata per raggiungere Pescara, risultata noleggiata, è stata sottoposta ai controlli previsti.
Secondo la polizia, l’operazione potrebbe aver impedito una serie di furti programmati nel capoluogo adriatico, un fenomeno particolarmente attenzionato in città nelle ultime settimane. Dopo il recente tavolo per l’ordine pubblico in Prefettura, infatti, è stato avviato un significativo potenziamento delle attività di vigilanza notturna, soprattutto nelle zone più esposte e nei quartieri legati alla movida. Una strategia che, in questo caso, ha consentito di anticipare l’azione della criminalità e tutelare i residenti.