Berlusconi attacca: "La Rai è contro di me. Ci impegneremo in Parlamento perchè non accada più!"

Nuove critiche a tv e stampa

02 Giugno 2011   12:49  

Dopo la sonora sconfitta rimediata alle amministrative, il premier Silvio Berlusconi è tornato ad attaccare la televisione, a suo dire la vera responsabile della debacle: "Ho tutte le tv contro tranne Mediaset. Una straordinaria tengalia dei media, tutta la stampa e i giornali". Nonostante i tg del servizio pubblico e Bruno Vespa gli abbiano offerto una sovraesposizione incredibile durante la campagna elettorale, nel suo mirino è finita anche la Rai: "Il gruppo Mediaset si è astenuto da trasmissioni politiche, mentre la Rai ha messo in campo dieci trasmissioni che non si sono fermate durante i ballottaggi".

Una visione personalissima ed obiettivamente lontana dalla realtà viste anche le multe comminate dall'Agcom al Tg1, Tg2, Studio Aperto, Tg5 e Tg4 per violazione della par-condicio. Il premier, però, continua a dare stoccate anche all'indigesto Michele Santoro: "Ho visto dei servizi micidiali, uno di Annozero me lo hanno fatto vedere in cassetta: è chiaro che chi non avesse equilibrio critico vedendo quel servizio non avrebbe mai potuto votare per noi a Milano".

Poi è arrivato un nuovo, possibile editto: "Ci impegneremo parlamentarmente perché ciò non si ripeta più". La minaccia è arrivata nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri sera alle 22, atta a denunciare una presunta campagna di disinformazione di tv e stampa e ad annunciare il nuovo segretario del Pdl, Angelino Alfano.

Da una carica dello Stato tanto importante è doveroso aspettarsi maggiore moderazione. Ma, a quanto pare, è una richiesta destinata a rimanere disattesa.

Francesco G. Balzano


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