Bruciato il Gazebo "no filovia"

Atto intimidatorio o semplice bravata?

09 Ottobre 2010   11:10  

Consideriamo l'incendio del gazebo, simbolo della protesta democratica che da 15 giorni i cittadini di Pescara stanno conducendo pacificamente in nome del diritto alla partecipazione e alla trasparenza degli atti, un grave atto intimidatorio. Una violenza compiuta nei confronti di coloro che, dando dimostrazione di senso civico, stanno cercando di difendere l'interesse pubblico. Un atto reso possibile dalla mancanza di sensibilità e di buon senso da parte di un'amministrazione che si sta pervicacemente opponendo alla richiesta di una sospensione temporanea dei lavori che avrebbe costituito il primo passo per la ricerca di una soluzione condivisa della vicenda.

Torniamo a ribadire: la inspiegabile mancanza della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, l'assenza del Nulla-Osta definitivo sulla sicurezza, la mancata relazione del Piano economico-finanziario dell'opera ed altro.

Dubbi che da oggi non sono più soltanto dei cittadini di Pescara ma dell'Autorità nazionale preposta a vigilare sui pubblici appalti.

L'unico dato certo è che non c'è un centesimo per il proseguimento del percorso.

 


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