CGIL: Prioritario salvere le feste civili, al via una petizione

19 Agosto 2011   21:20  

Spostare o accorpare alla domenica le festivita' civili e laiche "colpisce l'identita' e la storia del nostro Paese, ne indebolisce la memoria e rappresenta un grave limite per il futuro", producendo per altro un "irrisorio beneficio economico". Per cancellare questa scelta contenuta nella manovra la Cgil lancia oggi una petizione per salvaguardare le tre ricorrenze in discussione - il giorno della Liberazione, quello del lavoro e quello della Repubblica - che si potra' firmare sul sito della Cgil www.cgil.it (a partire da stasera) o direttamente presso le Camere del lavoro sul territorio.
   La segreteria nazionale della Cgil in una nota sottolinea, infatti, come "in un provvedimento iniquo, e che noi contrastiamo con forza, si colloca cosi' anche una norma che colpisce l'identita' e la storia del nostro Paese, ne indebolisce la memoria e rappresenta un grave limite per il futuro". Le ricorrenze civili, spiega il sindacato di corso d'Italia, "vanno celebrate con attenzione e rispetto, perche' parlano a tutti, alla ragione stessa del nostro stare insieme, e perche' i valori che esse affermano non siano ridotti ad un momento residuale".
   Il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno, ovvero "il ricordo della Liberazione del nostro Paese da una dittatura feroce e sanguinaria; la celebrazione del Lavoro come strumento di dignita' per milioni di donne e uomini che con la loro fatica ed intelligenza consentono al Paese di progredire; la celebrazione del passaggio alla Repubblica parlamentare", sono "tappe fondamentali che non intendiamo consentire vengano cancellate". Per altro, sottolinea ancora la segreteria Cgil, "mentre irrisorio e' il beneficio economico che ne deriverebbe, i costi civili sul versante della memoria e dell'identita' sarebbero, se la norma venisse confermata, di gran lunga maggiori. Inoltre, e' sufficiente un confronto con altre situazione per vedere come l'Italia e' un Paese che ha un numero contenuto di festivita' civili e come in altri Paesi le ricorrenze civili siano celebrate e custodite con attenzione".
   Da queste considerazioni nasce per la Cgil la convinzione che "bisogna che ognuno di noi si faccia carico di dire la propria contrarieta' a questa previsione e di farla dire al maggior numero di cittadini possibile: tante sono le gravi conseguenze dei contenuti della manovra, quella che riguarda le festivita' civili non e' da meno". Per questo a partire da stasera e per i prossimi giorni sara' possibile firmare la petizione sul sito della Cgil (www.cgil.it) o direttamente presso le diverse sedi delle Camere del Lavoro dietro le parole "alziamo insieme la nostra voce perche' l'identita' ed il futuro dell'Italia sono un bene indisponibile ad ogni manipolazione".

Le festivita' di alcuni paesi a confronto secondo lo schema riportato dalla Cgil:

Italia - 9 festivita' religiose (Santa Madre di Dio; Epifania; il Lunedi' dell'Angelo; Assunzione; Tutti i Santi; Immacolata Concezione; Natale; Santo Stefano; il Santo Patrono) e 3 ricorrenze civili (Liberazione; Festa del Lavoro; Anniversario della Repubblica).

Francia - 6 festivita' religiose e 5 civili (Giorno dell'anno; Festa del Lavoro; Festa della Vittoria; Presa della Pastiglia; Armistizio).

Spagna - 9 festivita' religiose e 4 festivita' civili (Capodanno; Festa del Lavoro; Festa nazionale spagnola; Giorno della Costituzione spagnola).

Stati Uniti - 2 festivita' religiose e 10 festivita' civili (fra le quali, il compleanno di Lincoln; il compleanno di Martin Luther King; il Memorial Day; l'Independence Day; la Festa del Ringraziamento).

Giappone - 16 festivita' civili (fra le quali, la Festa della Fondazione dello Stato; la Festa della Costituzione; la Festa del popolo; la Festa della Cultura; la Festa del Lavoro; il compleanno dell'imperatore).


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore