CONFINDUSTRIA: ABRUZZO ARRETRA VERSO MERIDIONE

14 Gennaio 2008   17:17  
In Abruzzo, "schiacciato tra un meridione verso cui stiamo arretrando e un nord piu´ avanzato, l´aumento dei costi e della pressione fiscale non corrisponde ad una crescita nell´offerta di servizi e efficienza amministrativa". Lo ha detto questa mattina il presidente regionale di Confindustria, Calogero Marrollo secondo il quale "di fatto, tale situazione di svantaggio è ben rappresentata anche dai dati statistici che dimostrano come l´Abruzzo, nell´ultimo decennio, sia retrocesso di molte posizioni rispetto alle altre regioni europee". E´ necessario, secondo Confindustria, affrontare "senza più rinvii e con urgenza le criticità che vincolano la crescita del territorio e limitano l´asset competitivo delle imprese che hanno bisogno di un contesto ambientale, infrastrutturale, culturale e amministrativo, in grado di sostenere la crescita ed accompagnarla nella competizione". "Confindustria - ha proseguito il presidente regionale - da tempo sta svolgendo una incessante opera di sensibilizzazione, denunciando come, purtroppo, si stiano scontando in termini ormai non più sostenibili i cosiddetti costi della politica, intesi non solo e non tanto come costi diretti per il funzionamento delle istituzioni, ma anche come incapacità di assumere responsabilità, elaborare strategie e risolvere i problemi reali della società civile". L´associazione individua delle priorità per disegnare un progetto strategico di sviluppo. Esse sono rappresentate da un sistema di relazioni sindacali favorevole alla competitività, la predisposizione di un provvedimento per la ricerca e l´innovazione, l´implementazione della dotazione infrastrutturale, che in Abruzzo è più bassa rispetto alla media italiana, la riforma degli enti strumentali, il risanamento del bilancio regionale che ormai "è un obiettivo essenziale non più rinviabile" e la diminuzione della pressione fiscale. Soprattutto, Confindustria individua nella "burocrazia elefantiaca il principale ostacolo a fare impresa". Nel corso del 2007 il Pil secondo Marrollo, è cresciuto di poco più del܉%. Nel 2008 è atteso un tasso di crescita dell܉,50% circa. sono cresciute anche le esportazioni (11,1%) mentre è diminuito il tasso didisoccupazione, passato al 5,5% (meno 0,4%). Per il 2008 gli scenari di previsione, secondo confindustria, danno un tasso di disoccupazione del 5,6% e un tasso di occupazione del 38,7%. (AGI)

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