Sono 9547 gli immigrati regolarmente residenti in Provincia dell'Aquila, in diminuzione del 5% rispetto al 2006. Un buon segno direbbe lo xenofobo di turno, ma forse si sbaglia, perchè la flessione del flusso migratorio è una conseguenza della crisi economica ed occupazionale che colpisce il territorio. Il primo paese di provenienza, dei ben 80 censiti, è la Macedonia con 1663 presenze, a seguire la Romania, e il Marocco, molto più indietro Albania Ucraina e Polonia e Kossovo. Sono questi alcuni dei dati riportati nel Rapporto 2007 sull'immigrazione realizzato dalla Provincia e dalla Prefettura dell'Aquila, nella consapevolezza che una politica di accoglienza e controllo del fenomeno immigrazione non può prescindere da una puntuale conoscenza dello stesso. Dal rapporto emerge che le presenze di immigrati si concentrano nella Marsica, e la manodopera straniera è determinante e insostituibile per l'agricoltura nel Fucino, ma anche, nel resto del territorio provinciale, per altri settori come l'edilizia, la pastorizia e l'assistenza domiciliare
A testimoniare una progressiva integrazione dei migranti è l'aumento delle imprese e dei lavoratori autonomi stranieri del 13% rispetto al 2004, iscritti alla camera di Commercio dell'Aquila. Interessante è analizzare il dato: si scopre infatti che il numero delle imprese cinesi, altrove di gran lunga predominante, è nell'aquilano tutto sommato marginale, e chi dimostra invece più dinamismo imprenditoriale sono i venezuelani, con 316 imprese, a seguire i marocchini e gli australiani, rispettivamente con 182 e 158 imprese.
Sono ben 2019 gli studenti stranieri nelle scuole della Provincia, un numero in costante crescita.
Molti immigrati però non se la passano bene, il 60% di coloro che bussano alla porta della Caritas dicesana sono infatti stranieri.
Questione legalità: 390 sono state le espulsioni, in aumento rispetto al 2005 34 le persone accompagnate, o recluse che dir si voglia dentro i Cpt. In Provincia dell'Aquila, sottolinea però il prefetto Aurelio Cozzani non esiste un'emergenza criminalità legata al fenomeno immigrazione.
A testimoniare una progressiva integrazione dei migranti è l'aumento delle imprese e dei lavoratori autonomi stranieri del 13% rispetto al 2004, iscritti alla camera di Commercio dell'Aquila. Interessante è analizzare il dato: si scopre infatti che il numero delle imprese cinesi, altrove di gran lunga predominante, è nell'aquilano tutto sommato marginale, e chi dimostra invece più dinamismo imprenditoriale sono i venezuelani, con 316 imprese, a seguire i marocchini e gli australiani, rispettivamente con 182 e 158 imprese.
Sono ben 2019 gli studenti stranieri nelle scuole della Provincia, un numero in costante crescita.
Molti immigrati però non se la passano bene, il 60% di coloro che bussano alla porta della Caritas dicesana sono infatti stranieri.
Questione legalità: 390 sono state le espulsioni, in aumento rispetto al 2005 34 le persone accompagnate, o recluse che dir si voglia dentro i Cpt. In Provincia dell'Aquila, sottolinea però il prefetto Aurelio Cozzani non esiste un'emergenza criminalità legata al fenomeno immigrazione.
