Calre: ripensare il vitalizio, ridurre le indennità, tagliare i costi delle Regioni

Workshop "L'Europa delle Regioni''

23 Luglio 2011   14:15  

Il Comitato di Coordinamento della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome ha convenuto oggi a Pescara, nelle more dei lavori del workshop CALRE dei Parlamenti regionali europei, di avviare - nell'ambito della manovra di razionalizzazione delle spese di funzionamento che ciascuna Regione ed Assemblea legislativa sta portando avanti in questi mesi - un piano di lavoro necessario sia a rafforzare la credibilita' delle istituzioni democratiche rappresentative sia ad individuare dei parametri comuni di riferimento da assumere a principi di coordinamento della finanza pubblica per i costi di funzionamento delle istituzioni democratiche regionali.

A tale proposito i Presidenti, in qualita' di massimi rappresentanti dell'organo legislativo regionale, hanno convenuto di individuare le seguenti misure in piena autonomia:

1. riformulare l'istituto del vitalizio ex lege superando l'attuale criterio di computazione, con una riflessione, altresi', in merito al cumulo dei vitalizi conseguenti ai mandati istituzionali espletati ai vari livelli;

2. adeguare le indennita' regionali a quanto stabilito dall'art. 1, comma 1 del dl 98 come convertito con modifiche dalla legge 111/2011; la Conferenza ritiene utile altresi', per una fattiva collaborazione, prendere contatti con gli organi competenti parlamentari e con la istituendo commissione di cui all'art.1 comma 3 del dl. 98 come convertito con modifiche dalla legge 111/2011;

3. riconfermare la volonta' di determinare una progressiva riduzione dei costi degli organi politici delle Assemblee individuando un parametro di riferimento massimo rispetto alle spese sostenute dall'istituzione rappresentativa e parallela riforma dei regolamenti interni.

A tale proposito e' stata istituita una commissione di lavoro composta dai Presidenti Boni (Lombardia), Brega (Umbria), Monteleone (Liguria), Ruffato (Veneto) e Thaler Zelger (Trentino Alto Adige) che entro il 30 settembre dovra' riferire alla Assemblea plenaria circa le soluzioni individuate per le decisioni conseguenti.

E' ribadita la convenzione che occorra costituire quanto prima una seconda Camera federale che rappresenti le Regioni e gli Enti locali non ad elezione diretta ma di secondo grado garantendo cosi' un efficace coordinamento interistituzionale con la partecipazione degli eletti regionali e degli enti locali al processo decisionale, nell'ambito una seria politica di riduzione dei costi riducendo cosi' il numero degli eletti ed un maggior coinvolgimento delle stesse istituzioni dei territori con una sicura azione di semplificazione istituzionale.

CATONE, RAFFORZARE INCIDENZA REGIONI IN PROCESSI UE

Al Workshop "L'Europa delle Regioni: un percorso da costruire insieme", in fase di svolgimento a Pescara, e' intervenuto il Sottosegretario all'Ambiente, Giampiero Catone, che si e' soffermato sul tema delle Regioni in Europa. "Sono veramente onorato, a nome del Governo Nazionale, di porgere un saluto cordiale ai rappresentanti delle Assemblee Legislative Regionali dell'Unione Europea, che danno vita a questo incontro di Pescara e che intende riflettere su una esigenza reale: quella di rafforzare e qualificare sempre piu' la partecipazione e l'incidenza delle regioni nei processi decisionali dell'Unione Europea". "Credo - ha aggiunto l'On. Catone - che il presidente Pagano, che meritoriamente guida la vostra associazione, abbia colto, nel promuovere l'iniziativa, l'opportunita' di dare, in questa fase problematica e difficile delle istituzioni comunitarie, un segnale di fiducia nel futuro dell'Europa, non come edificio burocratico e lontano, ma come casa comune dei popoli e delle istituzioni piu' prossime ai problemi e alle attese della gente. Sara' infatti impresa ardua superare la mole dei problemi che ci si presentano, senza recuperare lo slancio ideale, i riferimenti valoriali che ispirarono i padri fondatori dell'Unione, da De Gasperi ad Adenauer a Shuman, e che via via sono stati accantonati per privilegiare architetture istituzionali ed economiche ispirate ad un asettico pragmatismo. Ci stiamo infatti accorgendo - ha osservao il sottosegretario - che non basta la moneta unica per creare un'unita' vera, che non puo' che essere politica, e che di conseguenza non puo' non veder meglio valorizzate le assemblee rappresentative, ivi comprese quelle delle regioni. Personalmente ritengo che, su questa prospettiva e in un futuro non remoto, ci si debba porre il problema di una riforma profonda del Comitato delle Regioni d'Europa, fino a farne un organismo non solo abilitato a formulare indirizzi e fornire pareri, ma con poteri reali, quali quelli che, negli stati ad ordinamento federale, vengono attribuiti ai senati delle regioni".


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