Campobasso - L'Aquila, le interviste. Graziani: "Grande prestazione, è mancato solo il gol"

Giallo sulla punizione di Carcione. Dentro o no?

21 Ottobre 2012   21:21  

“Se l’avessimo giocata per altri cinque giorni sono sicuro che non saremmo riusciti a sbloccarla – inizia Archimede Graziani nell’ analisi della partita – Credo che L’ Aquila abbia fatto una prestazione importante e abbia costruito 10-15 palle gol senza esagerare. Persino gli ultimi 10 minuti in inferiorità numerica e poi in 9 contro 11 la musica non è cambiata. Io sono contento ed orgoglioso di allenare questo gruppo, dobbiamo solo aspettare quel pizzico di fortuna che oggi non abbiamo avuto. Devo fare un plauso grandissimo ai miei giocatori, perché chiedere di più oggi sotto il profilo della prestazione non sarebbe stato possibile.”

E’ mancata una certa lucidità sotto porta. Forse anche a causa di una sorta di frenesia per spazzare il nervosismo della settimana. “La settimana passata è passata e non ne voglio parlare – taglia a corto Graziani – Piuttosto vorrei togliermi uno sfizio, vorrei rivedere la punizione di Carcione (al 40’ della ripresa, ndr) perché secondo me era entrata. I cambi? Con il primo (Improta – Colussi, ndr) abbiamo cambiato poco, era solo per aprire il campo e aumentare in centimetri. Poi quando ho visto che Ciotola dopo l’ ennesimo allungo non ne aveva più, ho inserito Triarico. Infine era pronto Marcotullio perché anche Agnello era arrivato, ma a causa delle espulsioni non ne ho avuto il tempo.”

Dopo due espulsioni, facile che l’argomento cada sulla conduzione arbitrale. “Dell’ arbitro non parlo mai. Posso solo dire che Colussi è stato espulso per aver chiesto cosa avesse fischiato su un fallo commesso da Agnello.”

L’ ultima considerazione è su un Ciotola a cui è mancato solo il gol per definirlo in stato di grazia. “Nicola è un giocatore importantissimo e devastante. Ho parlato con lui negli spogliatoi, era rammaricato perché purtroppo non è riuscito a segnare. Ma quando un esterno si presenta 6 o 7 volte davanti al portiere in maniera pericolosa come ha fatto lui, significa che sta facendo molto bene. Comunque a parte i singoli è la prestazione di tutti che è stata da nove. Cattiveria sotto porta? Non mi spaventa questa cosa. Più che cattiveria ci sarebbe voluto un pizzico di fortuna. Mi fa piacere piuttosto che dopo 8 partite non abbiamo preso gol.”  

In casa molisana l’ eroe è ovviamente il numero uno Iuliano. Attorniato dai giornalisti che solo a lui rendono il merito di un punto soffertissimo, la prima considerazione è sul paragone con Gigi Buffon. “Ringrazio mister Graziani, vorrà dire che io paragono lui a Mourinho – scherza Iuliano – significa che il lavoro paga sempre. Il pareggio? Un punto d’ oro, perché L’Aquila ha fatto vedere in campo quanto vale la rosa che ha allestito.”

Fuori dagli spogliatoi Ercole Di Nicola sembra un leone in gabbia mentre parla con gli altri dirigenti al seguito della squadra. Chiuso tra una prestazione effettivamente sopra le righe della squadra, una vittoria che comunque non è giunta e, soprattutto, l’ incubo di una settimana entrante che potrebbe rivelarsi infuocata come quella passata. “La prestazione è stata sotto gli occhi di tutti – dice Di Nicola – Creare 10-15 palle gol nette fuori casa credo non sia da tutti, né in serie A, né in C2. In campo ho visto una squadra che voleva vincere. Altro discorso invece è che dovevamo approfittare di un avversario mediocre e prenderci tre punti. L’ allenatore? Non c’ è nessuno della proprietà, vedremo. E vedremo anche la settimana che ci aspetta.”

Nicola Ciotola risale sul pullman rossoblù rattristato per un gol che non arriva. “Peccato, è un periodo che mi gira male sotto porta – analizza l’ esterno campano – Però devo continuare così, senza demoralizzarmi. La squadra? In crescita, ha risposto bene. Peccato perché non meritavamo il pareggio dopo aver creato tanto.” (a.f.)


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