Canone idrico, D'Alessandro (Idv): "La Regione potrebbe recuperare 30 milioni ma non lo fa"

24 Agosto 2011   12:43  

"La Regione Abruzzo potrebbe recuperare 30 milioni di euro dai canoni dell'acqua per uso idroelettrico, ma non lo fa". Lo dichiara il vice capogruppo dell'IdV, Cesare D'Alessandro, che si chiede: "E perché Chiodi da due mesi si è chiuso in un ostinato silenzio e non risponde alle richieste di chiarimenti che gli vengono da più parti sul mancato adeguamento dei canoni del demanio idrico? E nello specifico perché non risponde al collega Caramanico che gli ha posto una serie di domande già dal mese di giugno scorso?

Noi dell'IdV – prosegue D'Alessandro - abbiamo approfondito l'argomento e ci siamo accorti che in tempi di vacche magre Chiodi si permette il lusso di rinunciare a 30 milioni di euro che per l'Abruzzo sono più di una manovra finanziaria; questo solo perché non ha adeguato il canone per l'uso idroelettrico dell'acqua.

Oggi in Abruzzo il canone è di poco superiore ai 14 euro per Megawatt mentre in Molise e in Basilicata è stato aggiornato a 35 euro.

La Regione Abruzzo incassa canoni in base ad una potenza nominale di 362MW che è quella che risulta nel 2010.
Ma il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ne ha quantificata una reale di 1200 MW, praticamente tre volte tanto!
In soldoni invece di 5 milioni di euro attualmente introitati si potrebbero incassare ben 35 milioni.

A questo punto – conclude D'Alessandro - sorge spontanea la domanda: perché Chiodi non adegua i canoni e soprattutto perché non dedica alla questione un minimo di attenzione e fa una puntuale verifica degli impianti di produzione idroelettrica presenti nella Regione, perché non si accerta degli incassi e recupera le probabili differenze? O il nostro bilancio regionale non ha più bisogno di entrate?".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore