Caramanico a Matteoli: ''Il futuro non sono gli inceneritori''
"Sono dell'idea che se in Italia non si costruiscono i termovalorizzatori il problema che ha riguardato Napoli, che sembra riaffacciarsi, riguadera' tutto il territorio nazionale". Si e' espresso cosi', a Pescara, il ministro Altero Matteoli, parlando dei termovalorizzatori, al centro dell'inchiesta che in Abruzzo ha portato agli arresti domiciliari l'assessore regionale Lanfranco Venturoni. "Soltanto attraverso la costruzione di termovalorizzazioni - ha detto ancora Matteoli - si puo' risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti perche' le discariche non possono essere il modo corretto di smaltire i rifiuti".
La nostro micorfono non si fa attendere la risposta del conslgiere regionale del Pd ed ex-assessore all'ambiente Franco Caramanico:
''E' paradossale oltre che contraddittorio - afferma Caramanico - che il Ministro Altero Matteoli venga a parlare della necessita' di impiantare termovalorizzatori per risolvere il problema dei rifiuti, visto che proprio lui e' promotore e autore del famoso Codice Matteoli che va in direzione completamente opposta a quella dell'utilizzo dei termovalorizzatori". Ricordo al ministro che esistono precise direttive europee che dovranno essere recepite entro il 2010 e che prevedono tra l'altro di portare i tassi di riciclaggio al 50% per quanto riguarda i rifiuti domestici.
E il piano regionale dei rifiuti, voluto dal centro sinistra, andava proprio in questa direzione. Contravvenire a queste indicazioni - conclude Caramanico - significa andare incontro a tutta una serie di difficolta' e di possibili sanzioni da parte dell'Unione europea".
Caramanico poi difende la sua legge, in via di smantellamento, incentrata sulla raccolta differenziata, che secondo l'ex assessore avrebbe risolto il problema dello smaltimento dei rifiuti in modo più sotenibile ed efficente rispetto all'opzione termovalorizzatori.
E sul progetto di impianto a biomasse di Bazzano, Caramanico afferma: ''Gli impianti a biomassa sono una tecnologia sostenibile e accettabile, e le emissioni non devono preoccupare''. Aggiungendo però: ''Gli impianti non devono essere sovradimesionati, molto meglio piccoli impianti di prossimità gestiti dagli stessi fornitori di materia prima''
