Caramanico difende il Cram: '' Chiodi non ha perso l'occasione per dimostrare la sua ignoranza''

09 Gennaio 2014   12:51  

"Il presidente Chiodi, a proposito del Cram, non ha perso l'occasione per dimostrare la sua ignoranza e la sua irresponsabilita'".

E' quanto afferma in una nota il consigliere regionale Franco Caramanico (Sel) che aggiunge: "Chiodi farebbe meglio a parlare del suo operato, dei 450 milioni di debito, della sanita' allo sbando, della sua maggioranza che ormai da oltre un anno non riesce ad assicurare nemmeno la presenza in aula.

Del resto, se in base ai sondaggi e' all' ultimo posto nelle graduatoria di apprezzamento dei presidenti delle regioni, c'e' un motivo.

Chi gli ha impedito di fare chiarezza sulla sede del Brasile che rappresenta un punto di riferimento importante per la promozione dei nostri prodotti alimentari nel mercato sud americano? Capisco che all'inizio della legislatura ha potuto prendere una cantonata parlando di 'chiusura di una sede regionale' (che regionale non era) ma insistere appare imbarazzante.

Offendendo il Cram, Gianni Chiodi - osserva Caramanico - offende la storia dell'emigrazione , la storia del nostro paese. I nostri emigranti non chiedono soldi, non hanno ricevuti soldi, si sono adoperati per primi per dare il loro contributo per la ricostruzione dell'Aquila (con oltre 10 milioni di euro). Chiodi, anziche' denunciare gli sperperi per i viaggi, avrebbe l'obbligo e il dovere di far riferimento a fatti precisi.

Potra' rendersi conto che, per partecipare a una riunione con i nostri corregionali in Svizzera, grazie anche allo spirito di abnegazione dei dirigenti regionali, abbiamo speso solo 150 euro(benzina e panini!!!).

Purtroppo Chiodi - prosegue il consigliere regionale - non si rende conto che oggi siamo di fronte ad una nuova emigrazione, che oggi siamo noi che abbiamo bisogno della collaborazione delle nostre associazioni all'estero, le quali rappresentano un punto di riferimento per i nostri figli che in Abruzzo non riescono a trovare un'occupazione.

La mia non vuole essere la presa di posizione di un consigliere di minoranza, ma lo sfogo di chi e' stato segnato dal fenomeno dell'emigrazione, essendo mio nonno e mio padre emigranti in Germania.

Le dichiarazioni di Chiodi sono quelle di un personaggio che, oggi, illegittimamente continua a ricoprire l'incarico di presidente della Regione Abruzzo e che irresponsabilmente si presenta come un moralizzatore della politica, senza rendersi conto che sta distruggendo la nostra regione".

 


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