Caramanico: rischio nucleare per inadempienze Regione

Centrali nucelari in Arbruzzo

05 Maggio 2010   11:50  

"La Regione Abruzzo ha perso la possibilità di impugnare la legge che dà al Governo la delega in materia di nucleare e di localizzazione degli impianti perché la richiesta - da me presentata nel settembre dello scorso anno - di avviare la procedura di ricorso alla Corte Costituzionale è arrivata in Consiglio regionale quando ormai erano scaduti i termini per presentare ricorso, ovvero otto mesi. Tanti ce ne sono voluti per chiamare in aula quella che invece in maniera pleonastica viene definita una risoluzione urgente”.

A denunciare l’ennesimo caso di cattiva amministrazione è il consigliere regionale del Partito Democratico, Franco Caramanico. “Esistono – continua Caramanico - precisi riferimenti normativi che avrebbero potuto mettere in discussione e dichiarare l’incostituzionalità della Legge del 23 luglio 2009, quella che per intenderci dà al governo la possibilità di decidere in materia di centrali nucleari, senza sentire il parere delle regioni. E proprio sulla base di tale giurisprudenza avevo presentato una risoluzione urgente al Consiglio regionale  per impegnare il presidente Chiodi ad attivarsi ai fini dell’impugnazione del provvedimento governativo di fronte alla Corte Costituzionale. Ma se oggi corriamo il serio rischio di vedere in un futuro prossimo il nostro territorio ospitare impianti nucleari lo dobbiamo alle inadempienze di un Consiglio regionale che non riesce a discutere nei tempi giusti provvedimenti risolutivi. Ancora un’occasione sprecata per la Regione Abruzzo di cui rischiano di farne le spese gli ignari cittadini”

 


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