Carburanti: nuovi rincari per benzina, dopo week end possibile stop aumenti

16 Marzo 2012   12:46  

Sulla rete carburanti nazionale nuovi rincari per la benzina, ma anche per il diesel, con 'punte' rispettivamente a 1,980 e 1,815 euro/litro: poi e' prevedibile una 'pausa' del caro-carburanti viste le flessioni dei prezzi che si registrano sui mercati internazionali. E' quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE. A livello internazionale, le quotazioni delle materie prime energetiche registrano una brusca discesa alla chiusura dei mercati di giovedi, ma sempre attorno ai massimi di sempre a causa del mini-euro, e margini lordi delle compagnie in leggero recupero ma ancora una volta in "sofferenza". I prezzi praticati sulla rete ordinaria, restano quindi sulla fascia alta: 1,980 euro/litro per la benzina, sempre piu' vicina ai 2 euro (per ora toccati soltanto in autostrada) e 1,815 per il diesel. Stabile il Gpl (0,900). Le medie nazionali sono invece ben a 1,865 euro/litro per la benzina e a 1,774 per il diesel. In crescita anche i prezzi delle no-logo ma in maniera meno pronunciata con l'effetto di un allargamento del gap con le petrolifere. 

Anche le rilevazione della 'Staffetta quotdiana' riscontra la discesa dei prezzi internazionali dei prodotti raffinati (per la benzina si tratta del secondo ribasso consecutivo), ma questa mattina sulla rete carburanti si registra un'ultima "scia" di rialzi dei prezzi dopo gli aumenti generalizzati di giovedi. Si chiude insomma stamattina il giro di rialzi provocato dal balzo dei prezzi internazionali registrato martedi'. Ed e' lecito aspettarsi nel fine settimana, dopo circa quattro mesi di rialzi ininterrotti, che i prezzi alla pompa possano scendere di un po'. Resta il fatto che questa mattina sale ancora la media ponderata nazionale dei prezzi della benzina in modalita' servito: +0,3 centesimi a 1,867 euro/litro. Fermi il gasolio a 1,776 euro/litro. 

La tesi di una pausa nella rioncorsa dei prezzi dei carburanti e' sostenuta anche da Luca Squeri, presidente nazionale di Figisc Confcommercio, che assegna la responsabilita' principale dei rincari alla 'leva' fiscale: "In un anno - ha detto - i prezzi sono aumentati mediamente tra i prodotti di circa 30 centesimi/litro; di questi, 9 sono responsabilita' dell'aumento dei prezzi internazionali del greggio, ma ben 21 sono dovuti all'aumento delle imposte. Una stangata che vale da sola il 70% dell'aumento che pesa sulle tasche degli automobilisti. Il risultato e' che nel mese di febbraio i consumi sono diminuiti rispetto allo stesso mese dell'anno precedente di ben il 15% (ma secondo i nostri calcoli di quasi il 19%), e nel primo bimestre si sono persi ufficialmente circa 570 milioni di litri, un dato che pero' si stima assai piu' pesante (circa 750 milioni di litri) tenendo conto che tra gennaio e febbraio 2012 ci sono due giornate lavorative in piu' rispetto allo stesso periodo del 2011. 

"L'analisi dei dati dell'ultima settimana - prosegue Squeri - rileva che la quotazione del greggio Brent spot e' risalita di poco (+1,22% rispetto alla scorsa settimana), acquistando 1,15 euro/ barile (+0,009 euro/litro) con un cambio euro/dollaro stabile; il mercato dei prodotti 'finiti' Platt's ha fatto registrare variazioni in pesante aumento sia per benzina (+0,036 euro/litro) che per il gasolio (+0,033 euro/litro). I prezzi medi Italia, da sabato 10 marzo, si sono movimentati in crescendo, con aumenti della benzina di ben +0,022 euro/litro e di +0,013 euro/litro per il gasolio. In questo stillicidio al rialzo, almeno le variazioni del mercato internazionale del Platt's non sono state trasferite interamente sui prezzi interni, cosi' che il prezzo della benzina risulta oggi inferiore di 0,014 euro/litro e quello del gasolio di 0,020 euro/litro rispetto alla dinamica internazionale".

"I prezzi medi reali (non quelli che potremmo definire 'di listino' e che ordinariamente vengono citati nelle polemiche mediatiche) della rete tradizionale - spiega il presidente di Figisc Confcommercio - sono risultati dell'ordine di 1,817 euro/litro per la benzina e 1,733 per il gasolio: un gap con le 'pompe bianche' tra i 6,4 ed i 7,3 eurocent/litro e non certo di 12 eurocent come di solito si sente dire quando si paragonano impro-priamente con i prezzi di listino". Infine per Squeri per i prossimi giorni e' prevedibile una relativa stabilita' dei prezzi: "Mentre le quotazioni del greggio Brent (che e' il greggio di riferimento per l'Europa) sono posizionate su 123,17 dollari/barile (94,33 euro/barile, 0,593 euro/litro, -0,009 euro/litro sul giorno prece-dente), le ultime chiusure del Platt's hanno fatto finalmente registrare variazioni in diminuzione di circa 1,o eurocent/litro per ambedue i prodotti. Considerando che i precedenti aumenti non erano ancora stati scaricati integralmente sul prezzo interno, ci si puo' attendere per i prossimi tre/ quattro giorni una sostanziale stabilita' dei prezzi." 


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