Cartiera Burgo, è il giorno della speranza

Oggi a Torino incontro coi vertici del gruppo

13 Giugno 2008   09:18  

È, forse, il giorno della svolta. Partiti ieri alla volta del Piemonte, i rappresentanti sindacali incontreranno oggi a Torino i vertici della Burgo Group.

Nel capoluogo piemontese, oggi forse si conoscerà il futuro della cartiera e dei 500 lavoratori, tra dipendenti e indotto, della storica fabbrica chietina.

Intanto, ieri si è appreso che la prossima settimana scatterà una nuova cassa integrazione ordinaria dei dipendenti, e si bloccherà, di conseguenza, anche la linea 2 ripartita all’inizio del mese. Notizia nera che con ogni probabilità farà da prologo all’annuncio della chiusura dello stabilimento, che i sindacati cercheranno di scongiurare in tutti i modi chiedendo ai vertici del gruppo Burgo-Marchi di cedere l’azienda a un altro investitore pronto a proseguire la produzione della carta utilizzando i mezzi e le risorse umane a disposizione. Si insisterà, fondamentalmente, affinché Burgo quantomeno non impedisca la cessione della cartiera.

E i sindacati già pensano ai possibili ammortizzatori sociali da offrire agli operai nel caso la malaugurata ipotesi di chiusura venisse confermata, allungando a due anni la cassa integrazione straordinaria, che attualmente è di un anno, ed abbinarla alla mobilità.

Lunedì, poi, in Provincia, è stato convocato un incontro sulla Burgo alla presenza dei rappresentanti di Comune, Regione, sindacati e amministratori provinciali. Sul versante istituzionale, il senatore del Pd Giovanni Legnini sta provando a fissare un incontro con il gruppo Burgo-Marchi ed il sindaco, Francesco Ricci, spera di risolvere il problema “con l’aiuto di tutti superando le divisioni politiche”.

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