Cartiere Burgo, dalla speranza alla rabbia

26 Giugno 2008   14:08  
Vertenza Burgo: un consiglio regionale straordinario, anche perchè nel giro di poche ore si è passati dalla speranza al più nero sconforto.
Mentre a Vicenza i sindacati incontravano la dirigenza dell' azienda, all'Aquila, all'ordine del giorno del consiglio c’era l'approvazione di un documento con cui la Regione si impegna ad intraprendere tutte le azioni necessarie con il ministero dello sviluppo economico per scongiurare la chiusura delle cartiere Burgo di Chieti e il conseguente licenziamento dei 295 lavoratori, e si impegna ad impedire possibili speculazioni da parte dei privati sui terreni sui quali sorge la cartiera, non consentendo cambi di destinazione d'uso.
La politica, e stato poi ribadito nel dibattito, farà fino in fondo la sua parte.
Sia dai banchi di maggioranza che quelli di opposizione, invero semideserti, più volte la multinazionale Burgo è stata accusata di scarsa propensione alla concertazione, di ostinarsi a mantenere il silenzio sulle sue reali intenzioni.
Poi, in tarda mattinata, mentre veniva data lettura della stesura definitiva del documento d'intenti, la doccia fredda: una telefonata da Vicenza comunica infatti che l'azienda ha ufficializzato ai sindacati la chiusura della cartiera di Chieti, considerata non più strategica nei suoi piani industriali. Il documento discusso in consiglio, e su cui si riponevano le ultime speranze dei lavoratori, è destinato a diventare, a meno che non avvenga un miracolo, un inutile pezzo di carta.
FT

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