Casa Buttiglione, deserta anche la seconda asta

05 Giugno 2014   16:55  

E' andata deserta per la seconda volta, al Tribunale di Pescara, per mancata presentazione di offerte, la seduta d'asta pubblica per la vendita della casa di Silvio Buttiglione, l'imprenditore "rincorso" da creditori, in particolare da una banca, che ha commosso l'opinione pubblica con la sua proposta di vendere un rene per salvare la sua dimora di Montesilvano (Pescara).

Intanto la Banca Credito di Romagna ha garantito che presentera' entro una settimana una istanza di sospensione del pignoramento che bloccherebbe la vendita della casa per un periodo massimo di due anni. L'istanza pero' non e' stata ancora depositata al Tribunale " questa - ha detto il deputato del Movimento 5 Stelle, Gianluca Vacca - e' la terza volta che promettono di presentare l'istanza.

Se non lo faranno andremo noi da loro a Forli' a fargliela firmare" ."Una vola che l'istanza sara' depositata- ha detto Andrea Colletti, deputato del M5S - contatteremo gli avvocati degli altri creditori per valutare la loro disponibilita' a convergere su questa posizione". "Sono sereno - ha detto ai cronisti Buttiglione - poiche' tanta gente si e' unita attorno a me quindi mi sento protetto.

Il movimento 5 Stelle e' una grande famiglia, prima mi sentivo solo. Come me ci sono tante persone indifese che in silenzio lottano contro uno Stato che si fa forte con i miserabili". Oltre a Buttiglione e ai deputati Vacca e Colletti, erano presenti all'udienza il curatore fallimentare Roberto Tagliente e alcuni simpatizzanti e rappresentanti del Movimento 5 Stelle, tra cui il parlamentare Carlo Sibilia, i neo consiglieri regionali Sara Marcozzi e Domenico Pettinari, e i neo consiglieri comunali Enrica Sabatini e Massimiliano Di Pillo.

I pentastellati seguono da vicino la questione fin dai suoi albori, con un intervento del vice presidente della Camera Luigi Di Maio, presente con Beppe Grillo il 20 maggio scorso al Tribunale, in occasione della prima seduta d'asta. "A livello parlamentare - ha detto Sara Marcozzi - i politici soffrono della sindrome bipolare, dicono una cosa e ne fanno un'altra. Spero che questo non accada in Regione dove presenteremo la revoca di mandato di riscossione per Equitalia. Speriamo in un po' di buon senso al fine di voler aiutare i cittadini".


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