Caso Eluana, mobilitazione popolare contro il ddl del governo
Un movimento di cittadini si è spontaneamente creato nelle ultime ore a seguito della scelta del Governo Berlusconi di approvare un decreto legge - varato all'unanimità - che ordina di proseguire l'alimentazione di Eluana Englaro fino all'approvazione di una legge su testamento biologico.
Ieri mattina la famiglia aveva intrapreso, supportata da sentenza della Cassazione, il protocollo di interruzione graduale dell'alimentazione e dell'idratazione per la donna in coma vegetativo da diciotto anni.
Il dibattito impazza anche sulla rete e sui social network come Facebook, questa sera alle 18 il movimento sembra intenzionato a dar vita ad un sit-in spontaneo davanti la Prefettura aquilana per manifestare a favore della laicità dello Stato e della democrazia costituzionale.
Intanto il Capo dello Stato Napolitano ha affermato di non voler firmare il decreto del Governo perchè ritenuto incostituzionale.
RIFONDAZIONE, PRESIDIO PREFETTURA PESCARA
Rifondazione Comunista invita "tutti i cittadini e le cittadine sensibili e le forze laiche, democratiche e antifasciste a mobilitarsi contro il disumano e incostituzionale decreto di Berlusconi" su Eluana Englaro. Lo dicono il capogruppo al Consiglio regionale d'Abruzzo di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, che e' anche componente la direzione nazionale del partito, e Viola Arcuri, segretaria cittadina di Rifondazione. "Proponiamo - affermano in una nota congiunta - di ritrovarci domani alle ore 11,30 davanti alla prefettura a Pescara, come accadra' in tante altre citta' italiane, per un presidio democratico in solidarieta' con la famiglia Englaro e per la difesa dello stato di diritto. Autorganizziamo domani una risposta immediata al colpo di stato messo in atto da Berlusconi che strumentalizza il corpo di Eluana Englaro. Il corpo di una giovane innocente e i sentimenti dei suoi cari - proseguono il capogruppo e la segretaria del Prc - non possono essere ostaggio di una politica senza scrupoli. Manifesteremo a sostegno del Presidente della Repubblica affinche' non ceda alle pressioni del governo e possa fino in fondo esercitare le sue prerogative di garante della Costituzione. Serve una mobilitazione democratica a difesa della laicita', della democrazia, della Costituzione. Lasciate andare Eluana Englaro", concludono Acerbo e Viola Arcuri.
