Cassazione: "Il pedone sulle strisce ha sempre ragione"

Anche se frettoloso e distratto, il pedone non ha ma

09 Marzo 2011   15:56  

Il pedone che attraversa la strada sulle strisce di fretta e senza fare attenzione al passaggio delle automobili non puo' essere accusato di colpa nel caso in cui venga investito. Lo sottolinea la terza sezione civile della Cassazione che, nella sentenza n.5540, rileva che "la mera circostanza che il pedone abbia attraversato la strada, sulle strisce pedonali, frettolosamente e senza guardare non costituisce da sola presupposto per l'applicabilita' dell'articolo 1227, comma primo, codice civile", inerente il 'concorso del fatto colposo del creditore', "occorrendo a tal fine che la condotta del pedone sia stata del tutto straordinaria ed imprevedibile". La Suprema Corte ha affrontato la questione esaminando il caso di un incidente avvenuto nelle Marche: una signora era stata investita dall'auto guidata da un'altra donna ed aveva riportato gravissime lesioni personali. La Corte d'appello di Ancona aveva riconosciuto un concorso di colpa pari all'80% della guidatrice, mentre aveva imputato il restante 20% alla donna investita, pur riconoscendogli il diritto ad essere risarcita per danni con oltre 65mila euro. Gli 'ermellini', accogliendo in parte il ricorso della 'vittima', che sosteneva di non avere nessuna colpa in quanto accaduto, hanno annullato con rinvio la sentenza d'appello.


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