Cgil: 'La Regione ha un numero enorme di dirigenti e ne vuole assumere altri''

Persino i dirigenti regionali saranno chiamati a fare sacrifici? L'assessore regionale Federica Carpineta non ne ha dubbi e sta lavorando alle linee guida della bozza di riforma della pubblica amministrazione che la giunta Chiodi porterà presto al vaglio dei sindacati. La riforma prevede diminuzione del numero dei dirigenti, maggiore flessibilità nell’organizzazione,  la fine di quello scandalo rappresentato dal premio di produzione di fine anno, per antica tradizone dato a tutti e ovviamente al massimo dei voti e e del relativo compenso economico.
La bozza di riforma prevede anche che il numero di esterni non potrà superare il 10% della dotazione dirigenziale. 
Una riforma auspicabile ed urgente in quanto in Abruzzo c'è  un dirgiente regionale ogni 11.000 abitanti, mentre nel resto d'Italia la media è di un dirigente ogni 22.000 abitanti. Insomma in Abruzzo i dirigenti dovrebbero essere perlomeno la metà, anche perchè incidono non poco sui quasi 55 milioni di euro spesi ogni anni per il personale della regione.
Una riforma auspicabile ed urgente in quanto in Abruzzo c'è  un dirigente regionale ogni 11.000 abitanti, mentre nel resto d'Italia la media è di un dirigente ogni 22.000 abitanti. Insomma in Abruzzo i dirigenti dovrebbero essere perlomeno la metà, anche perchè incidono non poco sui quasi 55 milioni di euro spesi ogni anni per il personale della regione. 

Ebbene: a seguito dell'annuncio della Carpineta la Cgil in una nota denuncia che la Regione nei fatti va nella direzione opposta alla riduzione, ed anzi si prepara a nuove promozioni

'' Mentre si discute della necessità di riformare la macchina amministrativa regionale prevedendo al contempo la riduzione delle posizioni dirigenziali, viene portata all'attenzione dei sindacati il piano per le assunzioni di personale per l'anno 2011, che prevede l'autorizzazione alla spesa di €. 673.829,50, per la copertura dei posti vacanti di qualifica dirigenziali attraverso lo scorrimento delle graduatorie concorsuali.

Tale somma rappresenta la spesa massima che l'Ente Regione potrà utilizzare per le assunzioni di personale, stante i vincoli imposti dalle manovre finanziarie nazionali.

La CGIL FP ritiene che sia assolutamente necessario snellire il numero dei dirigenti e fino a qualche giorno fa credeva che ciò fosse anche la linea del Governo Regionale. Spiace verificare che le cose non stanno così. Alla data odierna la Regione dispone, oltre che dei dirigenti effettivi e di quelli a contratto, anche di quattro dirigenti comandati da altri enti.

Non c'è bisogno di ulteriori dipendenti, soprattutto ora che ci troviamo in una fase di riorganizzazione nella quale, tra l'altro, la Regione ha già inserito nei propri organici una quarantina di dipendenti comandati e transiteranno in Regione ulteriori 400 dipendenti derivanti dallo scioglimento di quelli Strumentali e dall'accorpamento delle Comunità Montane. E' necessario ricordare, infine, che una delle motivazioni addotte per lo scioglimento di tali Enti, era proprio la riduzione delle posizioni dirigenziali.

Peccato perchè la CGIL FP condivide l'analisi emersa nel rapporto regionale sul personale secondo il quale “La Regione Abruzzo ha, rispetto alle altre Regioni, meno personale intermedio (funzionari), moltissimi dirigenti e addirittura ancora personale nella fascia A, il livello più basso (uscieri, portalettere)”, così come si condivide la necessità di lavorare “di buona lena sulla formazione”.

Peccato davvero perchè le riforme del Ministro Brunetta hanno invece bloccato tutti i processi di riqualificazione del personale, il Presidente Chiodi non risparmia critiche spesso gratuite ai dipendenti, i processi di formazione sono pressoché inesistenti ed i relativi capitoli di bilancio sono stati azzerati, non si parla mai di diminuire il personale delle Segreterie politiche.

Il risultato è che la macchina non funziona ed il personale e totalmente demotivato.
Peccato perchè la CGIL, i lavoratori e la società sono pronti a fare la loro parte.''

(Nell'immagine: una simpatica vignetta umorisitica che gira sui social network)