"Chi paga il D'Alfonso show?" la Gente Contesta e Lui: "Maleducazione Costruita ad Arte"

27 Giugno 2015   14:13  

Ieri sera è andato in scena l'orgoglio di Luciano D'Alfonso per il suo primo anno di Governo regionale in una manifestazione di piazza con palco, ospiti, slogan e brochure informative.

E' Maurizio Acerbo a domandarsi chi pagherà il dispendio di denaro speso per organizzare la manifestazione e stampare le brochure le quali riportano anche un errore decisamente evitabile.

Gli slogan "Ho Fatto" e "Farò" mal si sposano con la firma "La Tua Regione" e chiamano, logicamente, più alla memoria il governatore in persona.

Sarebbe stato logico e naturale che quegli stessi slogan venissero concordati con il genere femminile della regione Abruzzo, ma è stata presa una decisione differente, visto che è quantomeno improbabile che sia considerata una svista e questo genera confusione ed impersonifica un intero processo democratico, quello del governo regionale, al suo eletto, il governatore.

Insomma la prima cosa che viene in mente è che "Ho Fatto" e "Farò" sia lo stesso Luciano D'Alfonso a rivendicarlo prima e prometterlo dopo.

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Così l'unica voce fuori dal coro è quella del leader regionale della sinistra comunista che su facebook scrive un ampio post sui dubbi e le perplessità dell'uso democratico di quei fondi:

"Debbo fare i miei complimenti - scrive Acerbo - ai cittadini che hanno espresso il proprio dissenso con una civile protesta durante lo show del Presidente D'Alfonso a Pescara.
Come diceva il mai troppo rimpianto Presidente Sandro Pertini "libero fischio in libero stato".
Vorrei segnalare che ci sarebbe un altro motivo per fischiare che a molti sfugge.
Come sua abitudine D'Alfonso utilizza risorse pubbliche per attività di auto-promozione che nulla hanno a che fare con la comunicazione istituzionale.
Non si capisce perché la Regione Abruzzo debba pagare le spese relative alle autocelebrazioni del presidente con affissione manifesti 6x3, depliant, allestimenti e tutto il resto.
Questo genere di attività dovrebbero essere organizzate dal PD e/o dalla coalizione che sostiene la giunta regionale per illustrare le proprie attività e i propri risultati.
Tra l'altro i gruppi consiliari hanno fondi destinati a questo genere di comunicazione.
Altra cosa è far pagare anche ai cittadini che non hanno votato D'Alfonso i costi della sua permanente campagna elettorale in un momento in cui l'imposizione fiscale è al massimo e si tagliano le spese su tutto.
Ricordo al Presidente che è passato un anno - conclude l'Onorevole - ma la promessa riduzione delle retribuzioni degli eletti regionali non si è vista.

Maurizio Acerbo

Chi paga il D'Alfonso show?Debbo fare i miei complimenti ai cittadini che hanno espresso il proprio dissenso con una...

Posted by Maurizio Acerbo on Sabato 27 giugno 2015

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