E'un venerdì speciale questo per il Chieti: infatti, quest'oggi, senza giocare, i neroverdi hanno avuto la certezza matematica di partecipare per il secondo anno consecutivo agli spareggi promozione. Tutto l'ambiente teatino ha accolto felicemente la notizia della restituzione del punto di penalizzazione a seguito della vicenda legata alle fidejussioni e la revoca della squalifica al presidente del Chieti Walter Bellia.
Il Chieti ora può godersi quello che sul campo aveva già guadagnato e che legittimamente gli è stato restituito.
Raggiante è stata la reazione del presidente dei neroverdi Bellia: "Finalmente giustizia è fatta, sono felicissimo perchè quanto ottenuto oggi vale più di una vittoria-ha spiegato il numero uno dei teatini-Il mio personale ringraziamento va a chi in tutti questi mesi, difficili per il sottoscritto perchè vissuti con una inibizione ingiusta addosso, ha lavorato alacremente per arrivare al risultato tanto sperato".
La previsione di Bellia è stata rispettata, il presidente del Chieti aveva pochi dubbi sul fatto che il -1 in classifica non venisse cancellato: "Ho sempre creduto che alla fine avremmo riottenuto il punto in classifica perchè, come ho più volte dichiarato, non eravamo i truffatori bensì i truffati. Alla fine i fatti mi hanno dato ragione. Si tratta del migliore punto di partenza per vivere questo emozionante finale di stagione".
Adesso, però, non bisogna distrarsi e cantare vittoria prima del tempo: c'è un'importante gara da giocare con l'Arzanese, vincerla significherebbe conquistarsi di diritto il terzo posto, posizione privilegiata per affrontare i play-off: "Sarà una gara fondamentale per noi, vogliamo fare bene per raggiungere il terzo posto e a tal proposito l'invito personale ai tifosi del Chieti è di accorrere numerosi domenica allo stadio per festeggiare insieme al sottoscritto una importante vittoria fuori dal campo, e con tutta la squadra una straordinaria qualificazione ai Play Off che, anche quest'anno, ci permetterà di vivere ad occhi aperti un sogno chiamato Prima Divisione che tutti vogliamo fortemente" (d.p.)