Chieti, Confcommercio: l'Università torni in centro storico

Restituire slancio alla città, sia bassa che alta, rinsaldando le sinergie con l'ateneo D'Annunzio che continua ad espandersi in direzione Pescara ignorando, di fatto, il colle sempre più a rischio desertificazione.

Per questi motivi la Confcommercio di Chieti chiede "con forza all'amministrazione comunale di adoperarsi per armonizzare l'affollato polo universitario teatino, che conta oltre 30 mila iscritti, sull'intero territorio urbano.

Confcommercio auspica, in particolare, la collocazione in centro storico di una facoltà, di una casa dello studente, di una mensa o, comunque, di uffici direzionali dell'ateneo.

Quanto agli spazi da utilizzare Confcommercio propone di occupare "le tante scatole vuote esistenti sul colle come l'ex caserma Pierantoni, l'ex ospedale Santissima Annunziata, l'ex San Camillo o l'ospedale militare dove è stata dismessa gran parte dell'attività svolta in passato".

"La nostra associazione di categoria - dice Angelo Allegrino, presidente provinciale Confcommercio Chieti - aveva girato ai candidati sindaco una serie di priorità da centrare per restituire vigore alla città capoluogo di provincia. Tra questi diktat c'era, in particolare, l'esigenza di pianificare progetti condivisi con l'università. Una volontà che Confcommercio aveva ribadito, invano, anche alla passata amministrazione comunale. E' arrivato il momento di cambiare rotta e di trasformare l'università, così come avviene in tutte le altre parti d'Italia, in una risorsa per la città e il suo tessuto economico.

Al Comune chiediamo di stringere i tempi - aggiunge Allegrino - altrimenti assisteremo sempre ad una fuga sistematica degli studenti verso le città della costa. Avanzeremo le nostre rimostranze al sindaco - conclude Allegrino - , al rettore attuale e a quello futuro cercando di coinvolgere gli altri enti locali e i privati". Nel frattempo Confcommercio si dice pronta a varare una serie di iniziative per cementare il rapporto tra il commercio teatino e gli studenti universitari attraverso sconti e agevolazioni per incentivare lo shopping in città.