Chieti, condizioni di lavoro in Aquila viglilanza: la denuncia dei sindacati

Sergio Aliprandi, della FILCAMS CGIL, ed Ernesto Magnifico, FISASCAT CISLl, denunciano nquanto segue:

'' Le segreterie scriventi nell’agosto trascorso hanno fatto una segnalazione al Prefetto e al Questore di Chieti indicando una serie di problematiche relative all’Istituto Aquila Vigilanza che , nonostante gli incontri svolti con l’azienda, non eravamo riusciti a risolvere: costante ritardo del pagamento (10 giorni) delle retribuzioni, il mancato pagamento per una parte di lavoratori dei contributi destinati al fondo di previdenza complementare del settore di appartenenza (contributi non versati dal 2007 ad oggi), assenza di trasparenza ed imparzialità nell’assegnazione di turni e servizi dei lavoratori,  arretrati di pagamento relativi alla pausa mensa mai goduta e retribuita solo da gennaio 2011.

Ci sono moltissime altre questioni che abbiamo cercato di risolvere nei tanti incontri avuti con l’amministratore dell’Istituto, Tommaso di Nardo, che ha preso di volta in volta impegni rispetto alla soluzione di problematiche ma che sono stati puntualmente disattesi.

Abbiamo richiesto,  che ci fornisse copia di tutti gli accordi sottoscritti nel corso degli ultimi anni, richieste che non sono state mai accolte, non solo; abbiamo anche segnalato la discriminazione nell’assegnazione dei turni ovvero: Il settore della vigilanza si contraddistingue per il costante lavoro notturno, non si capisce perché, considerata anche l’ordinanza questorile, ci sono lavoratori che svolgono gran parte dei servizi notturni e altri che fanno comodamente il 5 + 2 (orario giornaliero per 5 gg e 2 gg di riposo). Confermiamo che , con una circolare interna il comandante stesso ha comunicato che non avrebbe consegnato la divisa-mimetica prima di giugno 2012 tant’è che questa estate molti sono stati costretti a fare piantonamenti con pantaloni e divise in lana.

Quello che però c’è di nuovo  è che abbiamo da poco appurato che l’amministratore opera con una società parallela “Aquila Vigilanza Molise”, anche in Abruzzo con la quale applica nei contratti di lavoro coi propri dipendenti il CCNL UNCI firmato, guarda caso, da sigle sindacali autonome.

Se davvero nulla si vuole avere a che fare con gli autonomi, come ci ha sempre ribadito nelle trattative, spieghi perché poi utilizza i loro contratti collettivi; l’aggravante è che il Signore è anche il Presidente dell’Ente Bilaterale della Vigilanza abruzzese, ovvero garante di una certa correttezza e del rispetto delle regole nel settore della vigilanza privata in Abruzzo.

È davvero lui, a questo punto, la persona moralmente ed eticamente corretta che può ricoprire quel ruolo? Si facciano le considerazioni e si tirino le somme su come la situazione , in tutto il settore, sia potuta degenerare a tal punto senza che nessuna delle istituzioni competenti si sentisse in dovere di intervenire.''