"L'incendio di materie plastiche avvenuto a Chieti scalo pochi giorni fa ha comportato l'emissione in atmosfera di diverse sostanze tossiche e cancerogene". A denunciarlo e' il WWF, referto dell'Arta alla mano. Il benzene, si legge nella nota, composto riconosciuto quale "cancerogeno certo" dall'Organizzazione Mondiale della Sanita', e' stato trovato in concentrazioni di 1,38 milligrammi/metrocubo quando il normale limite per l'aria e' di 5 microgrammi/mc (un microgrammo e' un millesimo di milligrammo). La concentrazione rilevata e' di ben 276 volte superiore rispetto al limite di legge. Per il toluene la concentrazione rilevata e' stata di 0,28 milligrammi/mc, per l'etilbenzene di 0,21 milligrammi/mc, per l'm-xilene di 0,07 milligrammi/mc e per lo stirene di 0,37 milligrammi/mc. Tutte sostanze tossiche con numerosi effetti sull'uomo. In un prelievo ripetuto due giorni dopo i valori di questi inquinanti sono scesi (0,016 milligrammi/mc il benzene) a testimonianza del fatto, sostiene il Wwf, che le emissioni tossiche derivavano dall'incendio. "I dati parlano chiaro: quanto avvenuto puo' avere avuto conseguenze dannose sui cittadini - sostiene Dante Caserta, presidente WWF Abruzzo - visto che le concentrazioni di inquinanti rilevate dall'ARTA sono molto elevate. Si deve tener anche conto dell'effetto "cocktail", l'effetto combinato delle diverse sostanze presenti. Ora si attende l'esito delle analisi sulle diossine che tutti ci auguriamo essere negativo. Voglio esprimere anche il nostro stupore - continua Caserta - rispetto alle dichiarazioni di ieri dell'amministrazione comunale di Chieti che invece di divulgare questi dati ha chiesto alle associazioni ambientaliste di non comunicare con i media. Il Wwf invece continuera' a tutelare i diritti dei cittadini".