''Chiodi spende milioni per una comunicazione politico-istituzionale a proprio uso e consumo''

28 Maggio 2012   13:40  

"Chiodi spende milioni di euro per una comunicazione politico-istituzionale a proprio uso e consumo, ma evita bene di fare cio' che veramente serve per la trasparenza e, soprattutto, di farlo assolutamente 'gratis'".

Lo dichiara il consigliere regionale Cesare D'Alessandro (IdV). "Il nuovo ordinamento del Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo, approvato con L.R. n. 51 del dicembre 2010, per Chiodi - afferma l'esponente politico dell'opposizione - e' solo 'carta straccia'.

L'art. 4, comma 4, obbliga direttori e dirigenti regionali, compresi quelli che fanno parte della sua segreteria, a pubblicare sul BURA tutte le determine regionali, ma questo non avviene per la stragrande maggioranza dei casi, nell'assoluta e colpevole inerzia di Chiodi, il quale preferisce scegliere cosa rendere trasparente e cosa no!''

''E' arcinoto, continua D'Alessandro, che la dirigenza, dopo la riforma Bassanini, ha la piena responsabilita' per il funzionamento delle strutture ed il compimento degli obiettivi, mentre agli organi politici rimangono poteri di indirizzo, programmazione e verifica dei risultati.

L'attivita' della Giunta regionale si concretizza, pertanto, mediante l' adozione di determinazioni direttoriali/dirigenziali, che pero', oggi come ieri, sono sottratte al controllo delle opposizioni e alla conoscenza dei cittadini.

La riluttanza di Chiodi alla trasparenza amministrativa ci induce a pensare - anche se preferiamo sbagliarci - che fara' orecchie da mercante e ci sommergera' di proclami, buone intenzioni e quanto piu' gli conviene, secondo la consuetudine all'autoelogio.

Ma noi, che abbiamo a cuore il futuro dell'Istituzione, non vogliamo rischiare che la mancata pubblicazione degli atti possa inficiarne la validita' e magari a qualcuno venga in mente di sommergere con ricorsi la Regione, sprofondandola nell'ennesimo contenzioso, come peraltro gia' accaduto e ancora accade.

A pagarne le spese sarebbero ancora e sempre i cittadini. Chiediamo infine a Chiodi", conclude il Consigliere dell'IdV, "se non ritenga, vista la mancata osservanza della legge, di dover sanzionare le direzioni ed i servizi inadempienti anche ai fini di quella indennita' di risultato finora elargita a tutti integralmente". 



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