Chiusura Burgo Avezzano, sale la rabbia degli operai che bloccano l'A25

Sfilata di auto in piazza Risorgimento, domani nuovo vertice

07 Ottobre 2014   11:03  

Tensione pressoché al culmine ad Avezzano, in conseguenza della decisione di chiudere la locale cartiera Burgo, tra i simbli dell'industrializzazione della piana del Fucino e, al pari di tanta altre aziende, vittima della crisi economica.

La rabbia e l'amarezza degli operai ha infatti raggiunto il picco massimo, portandoli a protestare bloccando il traffico all'ingresso della A25, impedendo a qualsiasi mezzo di immettersi per circa mezz'ora, all'insegna di grida e slogan contro una politica che, a loro parere, ostacola la ripresa economica del Paese.

A seguire, i lavoratori si sono trasferiti nella zona industriale della città, tenendo un summit cui hanno preso parte anche il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, il consigliere regionale Maurizio Di Nicola, la senatrice Stefania Pezzopane, la coordinatrice del Pd marsicano Lorenza Panei ed il sindaco di Canistro Antonio Di Paolo, emntre il suo omologo avezzanese Gianni Di Pangrazio era a Roma con una delegazione della cartiera per un vertice con il presidente della Camera Laura Boldrini.

Al termine dell'incontro presso la Burgo, gli operai si sono poi diretti in corteo di auto nel centro cittadino, in piazza Risorgimento, comportando ulteriori problemi di traffico. Una loro delegazione si recherà domani ancora una volta nella Capitale, presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, al fine di scongiurare la chiusura di uno stabilimento che, a detta di molti di loro, "ha comunque dimostrato di avere le carte in regola per produrre profitti in seguito alla conversione dello scorso gennaio".

Il presidente del consiglio Di Pangrazio, a margine della giornata, ha garantito a nome della Regione "il masimo impegno per incentivare l'azienda per rimanere ad Avezzano".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore