Cialente: ''Volevano trasferire tutti gli uffici altrove'''

CONSIGLIO REGIONALE

06 Maggio 2009   11:52  

"La scorsa notte ho avuto la sensazione di un altro terremoto: la deportazione degli aquilani". Lo ha affermato il sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente, durante la seduta solenne del consiglio d'Abruzzo, in riferimento a una decisione regionale di trasferire in altre citta' abruzzesi gli uffici pubblici, la Asl e le agenzie nazionali e regionali con il relativo personale. Una decisione questa che durante la scorsa notte e' stata bloccata. "Questa decisione - ha proseguito Cialente - avrebbe segnato la fine di questa citta', annullato tutti gli sforzi compiuti fino a questo momento per farla rinascere. Dobbiamo rimanere tutti in questa citta' e credo che sia stato un errore, lo posso dire anche a nome dei nostri morti, pensare che si potesse deportare una parte della citta'. Una delle prime cose che faremo - ha sottolineato Cialente - e' la ricostruzione di due strade de L'Aquila, via delle Bone Novelle e via Fortebraccio due strade che celebrano due grandi battaglie del passato che vedevano gli aquilani perdenti sulla carta ma che hanno vinto in maniera gloriosa. Noi - ha concluso - queste battaglie le stiamo rifacendo e le vinceremo di nuovo".

 


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