Cialente rientra e supera la prova del Consiglio. Ma in aula è di nuovo teatrino della politica

28 Marzo 2011   19:35  

In una città deserta e in un clima di indifferenza, nonostante l'importanza del momento, è tornato a riunirsi, oggi pomeriggio, il Consiglio comunale, il primo del post-dimissioni di Massimo Cialente.
In apertura, l'intervento del sindaco, che ripercorrendo gli ultimi venti giorni, ha ricordato le difficoltà legate alla ricostruzione, alla mancanza di un interlocutore a Roma, e ai problemi finanziari legati alla mancanza di risorse nelle casse comunali.
Prima di scatenare un acceso dibattito, con maggioranza e opposizione di nuovo sulle barricate.
E il centrodestra, che nei giorni scorsi aveva comunque ritenuto auspicabile un ritorno sui propri passi del sindaco, pur di scongiurare l'ipotesi commissariamento, oggi usa parola durissime contro le scelte di Cialente, difese, invece, dal centrosinistra.

Oggi pomeriggio, dopo circa un'ora dall'inizio della seduta, si è registrato il polemico abbandono dell'aula da parte del consigliere Udc Maurizio Leopardi, che rivelando di aver ricevuto all'indomani del sisma la visita del sindaco assieme all'onorevole Lolli nel tentativo di comporre una giunta di larghe intese, ha detto a Cialente: “Poteva fare l'aquila della città, e invece sta facendo il piccione”.

Nelle interviste Luigi D'Eramo (La Destra), Fabio Ranieri (Pd).

 

servizio Marco Signori
riprese Diego Lepiscopo
montaggio Marialura Carducci


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