Cialente risponde alle provocazioni del PDL

18 Giugno 2009   13:30  

Non è una villa privata, ma una struttura ricettiva a un chilometro e mezzo dalla costa teramana, che ospita 45 famiglie di sfollati, quella dove alloggia, e non tutti i giorni, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. E’ sereno quando commenta l’iniziativa di parlamentari Pdl che, sulla base di un articolo del Giornale, hanno presentato un’interrogazione a Maroni per sapere se lui, Cialente, sia uno “sfollato di lusso”. Quanto alla piscina, ironizza sul fatto che “sì, nel camper dove dormo all’Aquila ci piove pure”. Come tutti gli alberghi del genere, torna poi serio Cialente, “c’é la piscina, dove tra l’altro, chi ha tempo di fare il bagno? In realtà io dormo quasi sempre in camper all’Aquila, e gli aquilani lo sanno”. Smentisce anche la voce sulla presenza, nella stessa struttura, dell’arcivescovo Molinari. Sapeva già prima, Cialente, di queste voci messe in giro su di lui. “Credo si tratti di un’operazione di delegittimazione - dice -. Forse perché ora non sono coperto da nessuno. Sulla questione del decreto Abruzzo, prima ho attaccato l’opposizione di centrosinistra, ora sono in collisione con il governo. Credo di essere coperto solo dagli aquilani, quello sì”. “Sto dicendo molti no, sto resistendo a pressioni su cose che non è giusto fare. Ma non ho problemi, sono sereno, mi dà solo fastidio che si sappia dov’é la mia famiglia. E solo alla mia famiglia, ai miei figli, chiedo scusa dei disagi procurati loro, ora e in passato, dal mio essere sindaco di questa città”.

 


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