Cipollone (Banca Mondiale) alle imprese: avvicinatevi alla World Bank

13 Luglio 2012   20:02  

“L’economia e’ globalizzata ed i governi sono locali , tutto questo rende difficile o quanto meno complicato gestire i fenomeni economici. L’Abruzzo, nel 2008, ereditava un debito pubblico di circa 4 miliardi di Euro. Grazie alle scelte operate nell’ottica del risanamento, ma soprattutto per la determinazione di questa amministrazione, oggi il debito degli abruzzesi e’ sceso di circa il 14 per cento ed ammonta a circa 3 miliardi e 120 milioni di Euro. Ma non e’ solo un dato freddo che pone in risalto il valore delle scelte operate, ma il riordino dei conti e della spesa regionale, che inverte la tendenza ad indebitarsi in maniera strutturale. E cosi’, mentre il debito pubblico italiano aumenta, quello abruzzese diminuisce costantemente”. Il Presidente della Regione Abruzzo precisa che “tenere i conti in ordine e ridurre la spesa sanitaria significano, per gli abruzzesi, poter avere piu’ soldi in tasca e presto si interverra’ per far scendere la pressione fiscale regionale”.  ”Far scendere la pressione fiscale vuol dire poter innescare processi di rilancio dell’economia del territorio, attraverso sia le risorse pubbliche nuovamente disponibili, sia per la maggiore capacita’ di spesa dei cittadini che si risentira’ sui consumi”. Questa e’ l’analisi del presidente della Regione, Gianni Chiodi, in occasione del convegno su “Economia del mondo, Economia d’Abruzzo e Parita’ di genere”, che si e’ tenuto nella sede della Provincia di Pescara ed al quale sono intervenuti il direttore esecutivo della World Bank, Piero Cipollone, e la consigliera di Parita’ della Regione, Letizia Marinelli, moderati dal professor Massimo Sargiacomo dell’Universita’ “G. d’Annunzio”. “L’Abruzzo ha fronteggiato la crisi meglio di altre regioni cercando di evitare il default da debito che rischiava di subire nel 2007 quando non fu in grado di pagare i fornitori del sistema sanitario e venne costretta a sottoscrivere, il 16 marzo di quell’anno, un Piano di rientro per la sanita’ – ha ricordato il presidente Chiodi – nulla di diverso da quello che ha fatto il Fondo monetario internazionale con la Grecia. I dati dell’istituto Leoni, che descrivono il rapporto tra debito pubblico Italiano e quello regionale, dimostrano che dietro questa logica, – ha proseguito – non c’e’ una visione ragionieristica ma una forte tensione ideale. Infatti, come diceva Plutarco, nessun popolo oberato di tasse potra’ essere un popolo forte e sara’ per questo destinato a diventare schiavo. Se vogliamo regalare ai giovani quote di futuro e di speranza, abbiamo il compito di ridurre le cambiali che hanno sulle loro spalle. E solo attraverso la riduzione del debito pubblico, quindi della spesa, ci sara’ la possibilita’ di ridurre le tasse per favorire la crescita. L’unico modo per farlo e’ quello di stimolare i consumi ma la gente consuma se ha piu’ denaro in tasca. In un simile contesto anche gli investitori privati saranno stimolati ad investire se avranno la quasi certezza di fare un profitto adeguato”.  Chiodi e’ poi passato ad analizzare la situazione economica dell’Abruzzo nel periodo 2007-2010 che testimonia una discreta tenuta visto che la diminuzione del PIL, secondo i dati ufficiali dell’Istat, si e’ attestata sul 4,1 per cento mentre per il mezzogiorno ha toccato il 6 per cento, nel centro nord e’ stata del 5 per cento a fronte di una media nazionale del 5,3 per cento. Dal canto suo, Cipollone, ha parlato di possibile ripresina per l’Italia solo a partire dal 2014 ma invita a pensare in positivo e a non assumere atteggiamenti negativi”. Cipollone, di origine abruzzese, dall’alto della sua posizione privilegiata di direttore esecutivo della World Bank ha fotografato la situazione di un’economia mondiale trainata solo dai Paesi in via di sviluppo ed ha spiegato la scelta di alcuni Paesi di tagliarne i tassi di interesse allo scopo di far ripartire l’economia. Poi ha illustrato le diverse attivita’ della Banca mondiale. “che non e’ solo una banca che regala soldi ai Paesi del terzo mondo, ma puo’ intervenire per rilanciare lo sviluppo economico – ha detto – perche’ possiamo produrre interventi utili e riproducibili”. Cipollone ha poi invitato anche le imprese abruzzesi ad avvicinarsi alla World Bank ed a conoscerla perche’ “se si ha un’idea imprenditoriale forte che puo’ creare sviluppo reale, la World Bank puo’ credere nel progetto, sostenerla e permettere di realizzarla”.


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