Cna Abruzzo: "Tassa sulle disgrazie? Un vuoto governativo contro cui reagire"

21 Marzo 2011   13:09  

"Finanziare la ricostruzione post-alluvione della costa teramana imponendo nuove tasse agli abruzzesi e' assurdo". E' quanto sostiene la Cna regionale, che invita alla mobilitazione le diverse associazioni d'impresa e i sindacati dei lavoratori, affinche' insieme alle istituzioni locali "mettano in campo tutte le azioni necessarie a scongiurare questo nuovo, assurdo balzello" introdotto dal governo con il varo del cosiddetto "decreto Milleproroghe". "In una regione gia' abbondantemente tartassata dalle addizionali su Irpef e Ire pagate da imprese e famiglie per far fronte all'enorme debito contratto dal settore sanitario, messa in ginocchio dal terribile sisma del 6 aprile 2009 e in attesa che i cittadini mettano mano al portafoglio anche per pagare il pedaggio di strade locali come l'asse attrezzato Chieti-Pescara - argomenta la Cna - mancava all'appello solo la "tassa sulle disgrazie". Un vuoto che il governo si e' affrettato a colmare con questo provvedimento, contro il quale e' giusto adesso unire gli sforzi di tutti perche' sia cancellato al piu' presto". "In questo senso - afferma la Cna - va sostenuto l'appello alla mobilitazione lanciato dall'assessore regionale alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, recepito gia' dalle principali forze di opposizione: se infatti restasse in piedi l'impianto del decreto, ci troveremmo di fronte allo stravolgimento delle piu' elementari regole della solidarieta' nazionale, e le comunita' locali colpite da tragedie e calamita' naturali si vedrebbero addossare sulle spalle anche l'onere di mettere mano al portafogli, per ripristinare la normalita' e far fronte alle emergenze".


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