Cocaina e hashish nel bagno, la guardia di finanza chiude sala bingo

01 Luglio 2016   21:26  

La sala Bingo di via Michelangelo, a Pescara, e' stata chiusa questa mattina dal personale della Guardia di finanza, su ordine del questore, per un periodo di 15 giorni, dopo aver scoperto che i bagni dell'attivita' erano diventati il magazzino di uno spacciatore che riforniva la zona centrale della citta' di cocaina e hascisc.

L'uomo, un 35enne nordafricano residente a Foggia ma domiciliato a Pescara e con precedenti specifici, e' stato arrestato dalla Fiamme Gialle dopo il ritrovamento di un chilo e 600 grammi di eroina e cocaina proprio nel bagno del Bingo.

A quanto pare il 35enne era solito recarsi nella struttura, dove aveva nascosto la droga nella controsoffittatura dei servizi igienici del locale, aperti al pubblico.

Dal nascondiglio ricavato nel bagno estraeva, di volta in volta, la droga necessaria a soddisfare le richieste quotidiane e si muoveva con estrema disinvoltura, nella convinzione che l'espediente escogitato lo avrebbe tenuto al riparo dagli interventi delle forze di polizia.

Gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno avviato i controlli a seguito di una cessione di hascisc scoperta una settimana fa nelle vicinanze del giardino di piazza Santa Caterina da Siena, in pieno centro cittadino, che ha fatto emergere non solo l'attivita' di spaccio ma anche l'esistenza di una rete di pusher.

Dopo appostamenti e pedinamenti si e' capito che il marocchino era il referente di una rete di spacciatori attivi nella zona e si e' scoperto che entrava e usciva dal Bingo.

I finanzieri Lo hanno bloccato e sottoposto a controllo proprio fuori al bagno adiacente la sala slot - machine, e lo hanno trovato in possesso di numerose dosi di hascisc, pronte ad essere spacciate, e di denaro contante per circa 3000 euro.

Nell'immediatezza dei fatti, l'apertura della controsoffittatura dei bagni ha consentito di rinvenire 1,6 chilogrammi di hascisc e cocaina, in parte gia' suddivisi in dosi, un bilancino elettronico di precisione e un taglierino. Una volta immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato fino a 20.000 euro.

L'attivita' delle Fiamme Gialle continua, ora, per scoprire chi si muoveva al suo fianco. I finanzieri, coordinati dal colonnello Francesco Mora, specificano che nulla viene contestato al personale del Bingo e non sono state accertate cessioni di droga nella struttura.

La chiusura e' avvenuta in base alle previsioni dell'articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.


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