Coldiretti, in aumento i poveri in Italia

28 Maggio 2014   11:15  

Sale a 4.068.250 il numero di persone che nel 2013 in Italia e' stato costretto a chiedere aiuto per mangiare, con un aumento del 10 per cento sul dato dell'anno precedente, quasi 400mila persone in piu'. E' quanto emerge dal dossier "La crisi nel piatto degli italiani nel 2014", presentato dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo a Napoli, dove sono giunti diecimila coltivatori provenienti dalle diverse regioni. A dover ricorrere ad aiuti alimentari in Italia l'anno scorso sono stati ben 428.587 bambini con meno di 5 anni di eta' (+13 per cento) e 578.583 over 65 anni (+14), secondo la relazione sul 'Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2013', realizzata dall'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).- Le famiglie con bambini e gli anziani, sottolinea la Coldiretti, sono state dunque le categorie sulle quali e' pesata maggiormente la crisi. La popolazione totale dei bambini indigenti, espressa in valori assoluti, e' concentrata in prevalenza nell'Italia Meridionale con punte in Campania e in Sicilia (149.002 unita', pari al 35 per cento del numero complessivo di minori tra i 0 e i 5 anni bisognosi di aiuto). In generale, quasi 4 persone su 10 che hanno avuto bisogno di aiuti alimentari nel 2013 si trovano nelle regioni del Sud Italia, dove si contano ben 1.542.175 indigenti. A preoccupare non e' solo il trend negativo del Sud, ma anche la concentrazione del disagio, con gli assistiti che raggiungono il valore piu' elevato a livello nazionale proprio in Campania (913.213) e, in misura minore, in Puglia e Calabria. Per quanto riguarda il tipo di assistenza richiesta, nel 2013 a livello nazionale si contano 303.485 persone che hanno beneficiato dei servizi mensa, mentre sono ben 3.764.765 i poveri che hanno avuto assistenza con pacchi alimentari. E sono i nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) a prediligere questa forma di aiuto. Con la poverta' aumenta anche la solidarieta', e nel 2013 si contano 15.067 strutture periferiche (mense e centri di distribuzione) promosse da 242 enti caritativi che fanno riferimento a 7 organizzazioni (Croce Rossa Italiana, Caritas Italiana, Fondazione Banco Alimentare, Banco delle Opere di Carita', Associazione "Sempre insieme per la Pace", Comunita' di Sant'Egidio, Associazione Banco Alimentare Roma) ufficialmente riconosciute dall'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) che si occupa della distribuzione degli aiuti. Per quanto riguarda la tipologia di aiuto alimentare offerto, i formaggi rappresentano circa il 28 per cento in valore, seguiti da pasta e pastina per bimbi e anziani, che assorbono il 18 per cento del costo, dal latte con il 14 per cento, dai biscotti (12 per cento), dal riso (8), dall'olio di girasole (6), dalla polpa di pomodoro (4) e, a seguire, legumi, confetture e farina.


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