Comune Pescara, avvio procedura per dissesto controllato

11 Dicembre 2014   16:38  

Il Comune di Pescara e' in dissesto, ma si tratta di un "dissesto controllato". Ne ha dato notizia il sindaco Marco Alessandrini, spiegando che l'ente "si avvia lungo il percorso impervio, ma necessario, della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, cioe' un piano di rientro" che si rende necessario dopo aver navigato in questi mesi "in un profondo, lacerante, disequilibrio finanziario". Alessandrini ha messo subito in chiaro che le responsabilita' per questo stato di cose arrivano dal passato.

"Gia' da marzo 2014, ha ricordato, ho rivolto interrogazioni sullo stato delle finanze del Comune alla precedente amministrazione" e va detto che "quando siamo andati via, a giugno 2009, c'erano 19 milioni di euro in banca, ma quando sono entrato come sindaco nei mesi scorsi c'era uno scoperto di 26 milioni". Il primo cittadino ha spiegato come ci si muovera'.

"Entro la fine dell'anno il consiglio comunale deliberera' sul dissesto controllato" informando la Corte dei conti e il ministero degli Interni. Poi il Consiglio, entro 60 giorni, "dovra' approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di dieci anni".

Le conseguenze di questi provvedimenti saranno di vario genere: "si sospendono, ha chiarito Alessandrini, le azioni esecutive nei confronti del Comune, si devono ridurre le spese del 10 per cento (di 5,5 milioni in tre anni), ci sara' un taglio del settore trasferimenti del 25 per cento (390 mila euro l'anno) e ci sara' una riduzione delle spese del personale con la riduzione dei fondi per le risorse decentrate e la rideterminazione della dotazione organica (nessuna assunzione, dunque). Inoltre, ha detto ancora, si possono contrarre nuovi mutui o per saldo debiti riconosciuti e pregressi o per spese di investimenti".

Il sindaco ha assicurato che "non ci sara' alcun innalzamento della pressione fiscale" e nell'ambito delle prestazioni di servizi "difenderemo il sociale".

Il Comune intende accedere al fondo di rotazione, un fondo governativo per gli enti locali che potrebbe consentire di "ottenere venti milioni".

Il sindaco ha parlato quindi dell'intenzione del Comune di "lavorare per la copertura dei costi dei servizi" e ha fatto riferimento alla modifica della gestione museale e alla esternalizzazione della gestione dello stadio. Di certo "le opere pubbliche non si potranno fare, e per l'area di risulta proviamo a coinvolgere il privato con il project financing". L'intenzione e' di "riconsegnare un Comune migliore". 


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