Comune di Pescara moroso verso la Provincia. Dal 2002 a oggi cumulato debito di circa 700mila euro

Al telefono Aurelio Cilli, assessore al patrimonio

11 Aprile 2011   19:00  

“Sin dall’insediamento a Palazzo dei marmi della giunta provinciale, abbiamo lavorato insieme agli uffici tecnici per fare il punto della situazione su tutto il patrimonio di proprietà dell’ente. Purtroppo da alcune verifiche è emersa una inadempienza da parte del Comune di Pescara nei confronti della Provincia." A parlare al nostro microfono è l'assessore al patrimonio della provincia di Pescara Aurelio Cilli.

"Dal 2001– spiega l’assessore Cilli – le competenze degli ex Uffici di collocamento sono passate alle Province. I Comuni, per legge (legge 56/87 e legge regionale 76/98) hanno però l’obbligo di trovare i locali e di occuparsi di tutte le utenze. Un obbligo che dal Comune, e dalla precedente amministrazione provinciale, non è mai stato ottemperato. Per questo motivo il 16 febbraio scorso abbiamo inviato una diffida al Comune, considerato che risulta inadempiente dal 2002. Anche per l’assessore al Bilancio del Comune, Eugenio Seccia si è trattato di una doccia fredda."

"Per l’ente Provincia – prosegue Cilli – infatti è una minore entrata, per il Comune un debito fuori bilancio pari a circa 700mila euro: una situazione a dir poco pesante che Provincia e Comune hanno purtroppo ereditato dalle precedenti amministrazioni. Adesso si andrà a quantificare con esattezza somma che il Comune deve alla Provincia in base ai dati Istat e ai metri quadrati”, conclude Cilli.


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