Comunicazione e trasparenza al Comune di Ocre

Succede nel cratere e in tempi di crisi

31 Marzo 2011   07:53  

Trasparenza e comunicazione. Sono anche questi due mattoncini utili alla ricostruzione nel cratere sismico aquilano. Trasparenza negli appalti, negli atti amministrativi, nelle scelte politiche. Comunicazione: ovvero partecipazione, ma anche importante strumento per dare visibilità alla buone pratiche, utile a impostare, al fianco della ricostruzione materiale dei tanti borghi aquilani, anche un loro rilancio turistico, culturale e sociale.

Premesso ciò, è accaduto che il Comune di Ocre ha deciso di investire sulla comunicazione circa 7mila euro per un anno. Un impegno di spesa importante per un Comune di circa mille abitanti (cioè circa 7 euro ad abitante). Per fare un paragone la Regione Abruzzo, sempre per un anno, ha impegnato infatti 260mila euro, la provincia di Teramo 50mila euro (rispettivamente 0,19 € e 0,16€ circa ad abitante).

Un paragone che, si badi bene nulla dice sui buoni propositi del Comune di Ocre: investire 7mila euro può essere un modo intelligente e congruo di utilizzare i soldi dei contribuenti, se l'obiettivo è quello di aiutare l'economia locale, restituire una centralità ad borghi montani, se si vuole assicurare il successo delle varie manifestazioni ed eventi culturali. Sempre che il bilancio lo consenta senza sacrificare voci da ritenersi prioritarie.

Si è trattato quello di Ocre, di un affidamento diretto? Senza un bando di gara? Il quale - lo diciamo per inciso – garantisce di solito una sana competizione tra offerte concorrenti, ed una maggiore possibilità da parte dell'ente affidatario di ottenere il massimo risultato in termini di qualità del servizio, e magari a costi minori.

Questo ancora non è dato saperlo ed il perchè verrà chiarito continuando a leggere.

Ma questo vale in astratto: anche tramite un affidamento diretto, al pari di una gara, è comunque possibile, a determinate condizioni, ottenere lo stesso risultato ottimale scegliendosi sul mercato l'operatore ritenuto il migliore, il più affidabile.

A determinate condizioni: ad esempio sarebbe importante rendere almeno a posteriori pubblici i termini dell'accordo e gli obiettivi da perseguire, ovvero cosa esattamente si produrrà a beneficio della collettività.

Un conto infatti, facciamo un esempio, è valorizzare e promuovere le bellezze di un territorio in un bacino di utenza il più possibile ampio, ben altro paio di maniche (larghe) sarebbe, come spesso avviene, utilizzare la comunicazione pagata dai contribuenti solo per dare visibilità mediatica ad un esponente politico locale, sia esso il sindaco o un assessore particolarmente ambizioso, concentrando la "potenza di fuoco" in periodi elettorali.

Premesso tutto ciò, come testata giornalistica, abbiamo chiesto al Comune di Ocre di poter accedere agli atti con una lettera inviata e acquisita il 12 gennaio 2011 avvalendoci del diritto di acceso ai documenti amministrativi sancito dalla legge italiana.

Il Comune di Ocre ci ha risposto facendo richiesta di informazioni più dettagliate in merito alla nostra attività, che al fine di valutare l'effettiva esistenza del legittimo interesse per aver accesso agli atti amministrativi.

Tutte le informazioni richieste sono state da noi comunicate il 18 febbraio 2011.

E' trascorso più di un mese. Siamo in paziente, ma tenace attesa, di una risposta dal Comune di Ocre, che in questa occasione e con nostra sorpresa, si sta rivelando molto poco comunicativo.




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