Con la soppressione dell'Arssa quale sarà il destino dei centri di ricerca?

La Cisl contro la razionalizzazione degli enti regionali

15 Luglio 2011   12:00  

Nota del segretario Generale della Fai Cisl Feliciantonio Maurizi:

''In questi giorni si è molto animato il dibattito sulla necessità di abolire alcuni enti strumentali della Regione Abruzzo a partire dall'Arssa e dalla Aptr per poi eventualmente proseguire con Abruzzo Lavoro, Arit e Agenzia Sanitaria regionale.

Rispetto alla questione Arssa preme sottolineare che esistono nella nostra regione altri enti ( Cotir – Crab- Crivea ) che dipendono direttamente dall'Arssa e sulla cui sorte la regione non ancora si esprime. La Fai-Cisl ritiene invece che non si possa parlare di riordino degli enti strumentali senza prevedere un analogo percorso per tutti quegli organismi che comunque sono legati indissolubilmente alla sorte dei primi.

In sintesi se la regione dovesse davvero promulgare una legge che abolisca l'Arssa e trasferisca il personale dell'ente soppresso alle dirette dipendenze della regione stessa, analogo percorso dovrebbe prevedere per gli enti di ricerca e i loro dipendenti, posto che Cotir, Crab e Crivea non avrebbero più il loro azionista di maggioranza, cioè l'Arssa.

Questo passaggio è necessario per evitare che il comparto della ricerca possa sprofondare in una crisi irreversibile con grave pregiudizio sia delle attività scientifiche portate avanti finora sia della sorte del personale dipendente. Inoltre, se la politica della Regione è quella di ottimizzare le risorse e risparmiare il più possibile, sappia che accogliendo il suggerimento della Fai otterrebbe risparmi per ulteriori cinque/seicentomila euro.

Questo Sindacato sollecita dunque pubblicamente il Presidente Chiodi e l'Assessore Febbo ad un ulteriore approfondimento sulla delicata materia, prima che possano scaturire effetti imprevedibili da eventuali provvedimenti di legge poco accurati.


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