A sei mesi  dall’avviso delle conclusioni delle indagini, il pm  pescarese Giampiero Di  Florio ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma e il consigliere regionale Lorenzo Sospiri (Pdl) per la vicenda, che risale a  tre anni fa, del concorso indetto dal Comune di Montesilvano per la selezione di 16 persone a  tempo determinato e per vari ruoli: istruttori  amministrativi,  istruttori tecnici e istruttori direttivi  amministrativi.
Le soluzioni, per la procura, sarebbero state fornite in anticipo ad alcuni concorrenti.
 I fatti.
Il  concorso si svolge il 12 dicembre 2007, all’alba del 23  dicembre, la squadra Mobile di Pescara, allora diretta da Nicola Zupo,  perquisisce le case di due amministratori e di sette vincitori della  selezione alla ricerca della documentazione per capire se il concorso  era stato pilotato, fornendo soluzioni in anticipo ad alcuni candidati  vicini ai partiti di maggioranza.
 Saranno 21 gli indagati, tra cui alcuni amministratori: il sindaco del Pdl Pasquale  Cordoma, il coordinatore  provincialedel Pdl Lorenzo Sospiri, l’ex assessore  all’Urbanistica Corrado Carbani e l’ex capogruppo di Forza Italia  Luigi Marchegiani.
 Per loro l'accusa è di rivelazione di segreto d’ufficio,  concorso in tentata truffa aggravata e concorso in induzione al falso e  per cui il pm, oggi, chiede il processo. Fra i 21 ci  sono anche Enrico Rotolo, funzionario della società Quanta che ha  organizzato il concorso di Montesilvano con quiz a risposta multipla, e  molti candidati alle selezioni. Una lista di nomi per cui la procura  chiede il rinvio a giudizio stralciando solo qualche posizione minore.
 Il 9 novembre 2007 il Comune di Montesilvano, con una  delibera di giunta, approva un programma di assunzioni a tempo  determinato: in Comune, infatti, ci sono 190 posti coperti su 356 in  dotazione organica e, così, "si rende indispensabile il ricorso a forme  di lavoro flessibile". La società Quanta presenta la miglior offerta e  le viene affidato il servizio di selezione tramite quiz a risposta  multipla e la fornitura del software per la ricezione delle domande di  iscrizione.
 Il concorso per 16 posti richiama oltre un migliaio di  candidati, quasi 1.400 arrivati da tutto l’Abruzzo e anche da fuori  regione per partecipare alla selezione per due istruttori amministrativi, otto istruttori tecnici, tre istruttori direttivi  amministrativi e tre istruttori direttivi tecnici.
Per la procura, il  sindaco Cordoma, in accordo con la società Quanta, ottiene il plico contenente le soluzioni dei quiz e le rivela ad alcuni  candidati per il concorso da istruttore tecnico (in ballo c’erano otto  posti). Lo stesso sindaco passa quelle soluzioni a Sospiri, a  Marchegiani e a Carbani che, sempre per l’accusa, le suggeriscono ad  altri candidati.
La selezione è  stata poi annullata non senza conseguenze nell'assetto politico della giunta.