Confindustria e Telecentral chiedono a Telespazio la banda satellitare per controllare il territorio

01 Ottobre 2011   14:03  

L'Aquila ha un patrimonio artistico enorme da proteggere. Oggi è tutto a "cielo aperto", a breve a "cantieri aperti". Non sarà facile, nel prossimo futuro più di oggi, prevenire possibili atti criminali alle cose e alle persone.
"Dall'incontro di oggi con le Istituzioni, a ribadire quanto siano importanti momenti come quello di di oggi in Telecentral Spa, è nata l'idea di offrire all'Aquila un controllo satellitare "a basso costo": chiederemo a Telespazio l'uso di una delle sue bande ad un costo di favore. Glielo chiediamo oggi stesso, sarebbe una opportunità unica, un atto si solidarietà da parte di Telespazio" – hanno dichiarato ufficialmente Fabio Spinosa Pingue, Presidente Confindustria L'Aquila, e Giancarlo Liberatore, Direttore Generale Telecentral Spa.
"Un'idea geniale chiedere la banda a Telespazio. Ci è venuto in mente semplicemente parlando della città, di come viviamo oggi, dei rischi, di come riuscire a controllare il territorio seppur senza i mezzi necessari" – ha commentato Alfredo Moroni, Assessore all'Ambiente del Comune dell'Aquila, presente oggi nella sede di Telecentral in luogo del Sindaco.
Sappiamo tutti che L'Aquila già prima del terremoto non aveva il collegamento Adsl su tutto il territorio - comunale e ben oltre - per cui, da dopo il 6 aprile, quando il centro ha cessato di esistere e con esso l'Adsl che lo copriva per intero, i collegamenti rimasti in funzione sono pochissimi, anzi, praticamente impossibili in molta parte del territorio che un tempo era periferia e che oggi è la nuova città.
Un problema irrisolvibile, almeno per come sono andate le cose fino ad oggi, se non con le bande satellitari.
Ma non è finita.
Giancarlo Liberatore, Direttore Generale Telecentral Spa, ha oggi lanciato due proposte, una all'Università e una alla Regione:
- stages per gli studenti dell'Università dell'Aquila nelle aziende di vigilanza: gli studenti possono fare pratica usando i sistemi tecnologici elettronici e informatici di avanguardia, entrare in contatto con il mondo produttivo, conoscere la vita in azienda, affacciarsi al mondo del lavoro (contaminazione scuola e impresa come predica sempre Confindustria). Il Prof. Nicola Rotondale Pro-Rettore Delegato Prevenzione e Protezione Università degli Studi dell'Aquila ha salutato con favore l'iniziativa auspicandola con forza; ancor più ha sostenuto il progetto l'Avv. Rudi Facchini che ha portato il saluto del Preside del Corso di Investigazione dell'Università dell'Aquila Prof Francesco Sidoti .
- convenzione con la Regione Abruzzo perché sia agevolato l'acquisto di sistemi di sicurezza per le imprese e per le case, così come avviene già in altre regioni d'Italia. I tagli che hanno subìto gli enti non consentono dotazioni di sistemi di controllo del territorio ma certo non impediscono di unire le forze tra pubblico e privato per raggiungere un obiettivo condiviso con la collettività.

Da ultimo, ha preso la parola Padre Quirino, fondatore del Centro Celestiniano dell'Aquila: "sono qui per benedire tutti i presenti, ma anche per ricordare quanto sicurezza significhi sapere che esistono veri deterrenti contro il crimine. Ricordiamoci sempre che l'aspetto psicologico è fondamentale: chi sa che il territorio è sotto controllo e che viene facilmente difficilmente commette un crimine. Questo fa sentire la gente serena nella propria casa e per le strade della propria città: sapere che c'è un'azione di deterrenza a monte. Essere narcotizzati nel sonno e derubati, se non anche di peggio, è un'esperienza che segna per tutta la vita. Adoperiamoci perché dopo la tragedia del terremoto non se ne aggiungano altre".


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