Consigliere comunale di Vasto lascia la politica: ''Qui regna illegalità e interessi personali''

25 Marzo 2011   10:23  

Riccardo Alinovi, Udeur, ex- margherita, vice presidente del consiglio comunale di Vasto, si è dimesso dal suo incarico, e ha annunciato di voler lasciare la politica. Alinovi era salito alla ribalta delle cronache per le sue battaglie contro la cementificazione, l'abusivismo, la corruzione,  per aver di conseguenza subito ripetute minacce e aggressioni. 

"Lascio la politica" ha spiegato senza senza mezzi termini. "perchè a Vasto non la si fa per il bene comune, come ho fatto io, anche mettendo a repentaglio la mia incolumità personale. Mi sono sentito abbandonato nella mia lotta per il rispetto delle regole.

A volte, e l'ho constatato di persona, nelle istituzioni regnano l'indifferenza e l'illegalità.

Provo una forte delusione, se penso a questi cinque anni di esperienza politica. Ma, anche se per motivi di lavoro spesso sono a Rimini, resterò legato a Vasto, dove tornerò a impegnarmi nel Tribunale dei diritti del malato".

E ancora: ''Quello che ho visto in questi anni, il marcio che c'è, mi ha fatto soffrire. Ho capito che l'interesse principale del politico di turno è quello personale''.

Alinovi da tempo denunciava il fatto che la politica e la società di Vasto è fortissimo rischio di infiltrazione camorristica.

"Nessuno dica che Vasto è un'isola felice – aveva spiegato Alinovi nel 2010 al sito www.vastoweb.com durante  un consiglio comunale - ho denunciato una serie di fatti preoccupanti, testimoniati dai dati del Ministero degli Interni e dell'associazione antiracket e antiusura Codici.

A Vasto, nel 2007, 8 persone sono state arrestate per associazione a delinquere. C'erano anche esponenti del clan Giuliano di Napoli. Sempre nel 2007, è stato arrestato un latitante pluripregiudicato ed esponente di spicco del clan Aprea.

Prima erano accaduti altri fatti rilevanti: nel 2004 erano finite agli arresti due persone sempre appartenenti agli ambienti della camorra, una in un residence della città, l'altra nell'entroterra vastese. A questo dobbiamo aggiungere che, nel territorio a noi vicino, in manette è finito a Pizzoferrato un esponente di spicco del clan dei Casalesi.

Non si dimentichi - ricorda Alinovi - che a Vasto, tre anni fa, 9 persone sono state arrestate per associazione a delinquere. Di questa consorteria facevano parte esponenti della 'ndrangheta calabrese.''




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